Ne abbiamo parlato ieri, ne parliamo oggi e con buona probabilità ne riparleremo nei prossimi giorni.
Proseguono ancora senza fermarsi gli invii a demolizione di materiale ormai non più utile per Trenitalia.
Questa volta ci riferiamo nello specifico alla demolizione di carrozze per Medie Distanze (MDVC) accantonate da diverso tempo a Bolzano.
Nella mattinata di mercoledì 12 giugno 2024 è partito dal capoluogo Altoatesino un invio diretto come prima tappa a Alessandria composto proprio da dieci carrozze per Medie Distanze, delle quali cui solo due utilizzate come massa frenante con in testa la E.464.526 in livrea XMPR.
Giunto ad Alessandria, il convoglio dovrebbe sostare tutta la serata, per ripartire il giorno dopo e raggiungere l'ultima tappa, che è sempre San Giuseppe di Cairo.
Qui verranno demolite le otto MDVC non revampizzate in livrea XMPR, mentre la E.464.526 XMPR, la Semipilota "Mazinga" e la MDVE in cromia DPR rientreranno a Bolzano poco dopo.
Nell'ordine ecco tutte le marcature delle carrozze coinvolte:
1º 50 83 11-87 112-5 I-TI (Massa frenante)
2º 50 83 82-87 042-8 npBDH I-TI (Massa frenante)
3º 50 83 21-86 027-4 I-TI
4º 50 83 21-86 971-3 I-TI
5º 50 83 21-86 590-1 I-TI
6º 50 83 21-86 489-6 I-TI
7º 50 83 21-86 676-8 I-TI
8º 50 83 21-86 057-1 I-TI
9º 50 83 21-86 723-8 I-TI
10º 50 83 21-86 369-0 I-TI
Come spesso accade in queste circostanze non finisce mica il cielo!
Già, perché nella medesima giornata ha mosso un altro convoglio demolendo composto da una ALe 582, tre MDVC, una Semipilota a Due Piani Casaralta e due carrozze a Piano Ribassato da Alessandria sempre alla Vico di San Giuseppe di Cairo con in testa la E.464.170 e la E.464.075.
Nell'ordine ecco anche in questo caso tutte le marcature dei veicoli interessati:
ALe 582.088
50 83 21-86 921-8
50 83 20-39 292-3
50 83 20-39 011-7
50 83 26-39 830-4
50 83 21-86 907-7
50 83 21-86 678-4
Come sempre ci soffermiamo un istante in più sul materiale motore che stavolta è semplice da decifrare.
La ALe 582.088 è una Fiore-Lucana del 1989 che chiude la carriera dopo 35 anni.
Testo di Igli Sheldija, si ringrazia Ferrovie Online