Un viaggio decisamente complicato per i passeggeri del Frecciarossa 9748 Venezia - Milano di due giorni fa.
Vediamo di capire cosa è accaduto.
Il treno è partito da Venezia Santa Lucia alle 17, ha iniziato a incontrare problemi poco dopo le 19, superata la stazione di Brescia.
La fermata forzata ha avuto luogo vicino a Casirate d'Adda e ha lasciato quasi al buio vista l'ora e senza aria condizionata circa 330 viaggiatori.
A dare forfait chiedendo riserva è stato l'ETR 700 n.01 che non ne ha voluto sapere di rimettersi in movimento.
Stando a quanto riportato dai media nazionali, diversi passeggeri, tra cui anziani e bambini, avrebbero manifestato segni di malessere perché la temperatura avrebbe superato i 35 gradi.
Alcuni avrebbero persino dovuto ricorrere a soluzioni estreme, come usare bottiglie per i bisogni fisiologici, dato che anche i bagni erano inaccessibili (peraltro l'ETR 700 ne ha già pochi di suo, ndr).
L'acqua e gli snack distribuiti dal personale non sarebbero poi stati sufficienti a placare il disagio.
Solo intorno alle 23 i passeggeri sono stati trasbordati su un altro convoglio, questa volta un ETR 500 che li ha trasportati fino alla stazione Centrale di Milano dove sono arrivati dopo la mezzanotte.
Come sempre accade in questi casi le opinioni sono soggettive e accese.
Secondo alcuni viaggiatori le informazioni erano "poche, frammentarie e soprattutto false".
Il capotreno cercava di rassicurarli, ma "si sarebbe verificata una rivolta se ci avessero detto subito che il treno sostitutivo sarebbe arrivato così tardi".
Nonostante le promesse, i Vigili del fuoco infatti sarebbero stati chiamati solo alle 23.30, trovando le porte chiuse e all'interno una temperatura di oltre 35 gradi.
"Si sono arrabbiati e hanno iniziato a chiedere urlando perché le porte del treno fossero rimaste chiuse, dato che all'interno l'aria si era ormai fatta irrespirabile, anche perché i bagni non erano accessibili e la gente in qualche maniera doveva fare i suoi bisogni".
La testimonianza prosegue: "Sulla nostra carrozza a un certo punto un altro passeggero ne ha aperta una, perché c'erano persone anziane sul punto di svenire, ma il capotreno aveva ripetuto più volte che dovevano rimanere chiuse per motivi di sicurezza".