Tra poco più sei mesi i treni di Arenaways viaggeranno sulla Cuneo - Saluzzo - Savigliano, linea chiusa da una decina di anni.

L’azienda privata è diventata ufficialmente titolare di un contratto di servizio decennale con la Regione Piemonte con un accordo che prevede anche la riapertura della linea Ceva - Ormea per la quale ci vorrà più tempo.

A parlare del futuro della compagnia è Matteo Arena, amministratore delegato di Arenaways a colloquio con HuffPost.

“Il servizio regionale partirà tra qualche mese, siamo impegnati per farci trovare pronti sul piano operativo. Ci stiamo quindi concentrando sulla parte regionale”, dice Arena.

Già alla fine del 2025 o al massimo all’inizio del 2026, Arenaways diventerà il terzo incomodo sui treni a lunga percorrenza nella penisola, accanto ai due operatori dell’alta velocità Trenitalia e Italo.

All’inizio di marzo l’Autorità per i trasporti ha completato le analisi di equilibrio economico dando il via libera ai collegamenti Intercity sulla Roma - Reggio Calabria e sulla Roma - Firenze - Venezia.

Queste sono solo due delle cinque linee sulle quali i treni Arenaways sono pronti a operare.

Le altre sono la Roma - Genova, la Torino - Milano - Venezia e il collegamento internazionale Milano - Monaco di Baviera, passando per il Brennero.

Da questo punto di vista l’authority italiana segue alla lettera il regolamento europeo.

In altri Paesi “non occorre fare la pre-informativa con 18 mesi d’anticipo”.

“Il mercato è più maturo rispetto al 2012”, 

“Vogliamo essere un operatore che si concentra dove non c’è un servizio - aggiunge Arena all'HuffPost.

Serve sfatare un falso mito, quello che ritiene gli operatori privati interessati soltanto all’alta velocità.

Noi vogliamo operare in altri settori di mercato. Non perché riteniamo l’alta velocità sbagliata.

La competizione tra due operatori ha portato benefici in questo segmento sia sul piano dei prezzi sia del servizio.

Intendiamo fare lo stesso su altre tratte non AV, è questo il nostro mercato di riferimento”.

In Italia, quindi, la concorrenza sarà sulla lunga percorrenza ma sul servizio regionale “vogliamo collaborare, non è una sfida tra operatori privati e di Stato, siamo qui per lavorare con loro.

Siamo gestori pro-tempore del servizio e contiamo che chi arriverà dopo di noi lo faccia tramite una gara aperta”.

Sul servizio Intercity la questione cambia.

“Lì ci confronteremo con altri concorrenti. Di nostro vogliamo portare la comodità”.

A quanto riporta il quotidiano, i treni di Arenaways saranno una via di mezzo tra gli Intercity attuali e i treni AV.

Meno fermate dei primi ma più dei secondi, per accontentare una maggiore fetta di pubblico senza servire ogni piccolo borgo incontrato

Una cosa è però certa: “non vogliamo essere una low cost, siamo privati e non abbiamo sostegno pubblico, né vogliamo essere l’Orient Express degli intercity. Comodità per noi vuol dire giusto prezzo per un giusto servizio”.

Non resta che attendere per vedere i treni arancione solcare di nuovo i binari italiani. 

E questa volta si spera più a lungo.

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