“È vergognoso che si continui a mostrare indifferenza per i ripetuti guasti che gravano sulla linea ferroviaria Porrettana.
Forse RFI non ha ancora capito che la mancanza di attenzione a una infrastruttura di loro proprietà e gestione, sta mettendo in grave difficoltà, ogni giorno, pendolari e famiglie.
La misura è colma, pretendiamo rispetto per chi ogni giorno deve muoversi per lavoro e studio e ha il diritto di utilizzare una linea che, come Regione e per la parte di nostra competenza, abbiamo potenziato in questi anni con nuovi treni e servizi, investendo ingenti risorse pubbliche.
Per questo chiediamo intanto a RFI di risarcire il costo dei biglietti a chi, in questi ultimi mesi, ha subito gravi ritardi o cancellazioni dei treni. E siamo pronti ad affiancare i pendolari in una eventuale class action”.
Così l’assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, dopo un incontro con Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia Tper, il comitato dei pendolari e i sindaci del territorio.
L’incontro è stato voluto dallo stesso Corsini in seguito all’ennesimo periodo di guasti, ritardi e cancellazioni sulla linea ferroviaria Porrettana, di competenza proprio di RFI.
“Non esiste solo l’Alta Velocità – prosegue Corsini –, le linee come la Porrettana sono fondamentali per la mobilità sostenibile delle persone, al servizio di territori densamente popolati e strategici.
E se le risorse per porre rimedio a una situazione intollerabile non ci sono, mi chiedo perché non utilizzare i fondi Pnrr per dare finalmente una risposta positiva al raddoppio della linea che, come Regione, chiediamo da anni”.
Il prossimo 18 marzo, l’assessore incontrerà l’amministratore delegato di RFI Gianpiero Strisciuglio: “Noi siamo al fianco dei pendolari, da anni abbiamo puntato sul treno come mezzo di trasporto sostenibile.
Ricordo che abbiamo investito già 750 milioni di euro per il rinnovo completo della flotta, senza contare l’elettrificazione delle linee e i fondi per la sicurezza dei viaggiatori.
Questo impegno non deve essere reso vano e, soprattutto, la Regione non può essere chiamata in causa per disagi che, non solo ha fatto di tutto per risolvere, ma sui quali non può neppure intervenire.
La linea ferroviaria purtroppo non è di nostra proprietà e gestione e ora bisogna davvero che chi deve investire lo faccia: di tempo se n’è perso già abbastanza” conclude Corsini.