Il tentativo è lodevole ma la soluzione a noi non pare quella giusta o almeno, non quella risolutiva.
"Negli ultimi venti anni sono state annunciate almeno 4 progetti di riqualificazione della linea ferroviaria Pescara-Roma. Il penultimo fu annunciato solennemente da Palazzo Chigi nel giugno 2020 dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’ultimo è di questi giorni. Perché la politica si è specializzata negli annunci infrastrutturali e non si impegna a realizzare miglioramenti nell’offerta ferroviaria a infrastruttura invariata?".
Lo dice il Presidente di Federconsumatori Abruzzo Francesco Trivelli.
“Ma è chiaro perché : promettere è più facile che realizzare. Poi perché le promesse relative alle infrastrutture dovrebbero trovare compimento almeno dopo 10/15 anni. E dopo 10/15 anni nessuno dei politici che ha fatto le promesse è più in circolazione; nessuno potrà perciò più chiedere conto a nessuno.
Infine anche perché promettere una nuova infrastruttura non è difficile, è un messaggio facile sia per chi lo lancia, che per chi lo riceve. E dopo qualche anno che è stato lanciato, chi ricorderà qualcosa?
È come un gioco: tutti sanno che non è vero, ma intanto nella comunità c’è un interessante argomento di discussione.
Se si volesse migliorare da oggi, a costo zero, il collegamento Pescara-Roma, basterebbe attivare un collegamento no-stop tra queste due città.
Questo collegamento senza fermate intermedie avrebbe bisogno di 2h e 45′ (massimo 2h e 48′)”.
“Questa soluzioni capace di collegare Pescara a Roma in tempi ragionevoli è realistica, perché già nel 1970 esistevano collegamenti Pescara Roma che si realizzavano in 3h e 3′, nonostante effettuassero tre fermate intermedie (Chieti, e Sulmona e Avezzano nell’aquilano), e nonostante il materiale utilizzato fosse più lento di quello disponibile attualmente.
Ma la politica è capace di accalorarsi in attesa di Godot-infrastruttura, e ignora le soluzioni possibili già oggi.
Forse perché l’uomo è strutturalmente proiettato più sul futuro, che sul presente; più sulle illusioni, che sulle soluzioni".
"Naturalmente nessuno è contro le infrastrutture, ma le infrastrutture spesso diventano soltanto un alibi per non realizzare le soluzioni possibili già oggi: a costo zero".
Fin qui Federconsumatori che non ha torto ma il cui ragionamento sul no-stop impatta con la realtà.
Sì, perché oggi un no-stop, ma in autobus, con partenza da Pescara Centrale e arrivo a Roma Tiburtina impiega 2 ore e 15 minuti, quindi almeno 30 in meno di quella ipotizzata dall'associazione dei consumatori.
Il prezzo, poi, sarebbe decisamente più basso.
Attualmente un treno regionale con fermate tra le due stazioni costa 15,45 euro mentre un autobus 13,90 che diventano 11,95 in caso di acquisto anche del tagliando di ritorno.
Insomma chi andrebbe a spendere di più per impiegare più tempo?
Peraltro gli autobus attualmente in circolazione, almeno nella maggior parte dei casi, contemplano wi-fi a bordo, bagno, sedute comode, sono spesso a due piani, ossia in grado di fornire tutti i comfort che i viaggiatori ormai vogliono e sulla A24/A25 raramente incontrano traffico.
Per convincere i viaggiatori a scendere dalle ruote, a nostro parere, ci vuole ben altro, ci vuole un tempo di percorrenza che sia almeno pari se non inferiore a quello degli autobus.
Altrimenti abbiamo scherzato.