Secondo il rapporto 'Pendolaria' di Legambiente, nel 2023 il Pnrr, che prevedeva ampi interventi sulle ferrovie, "è stato rimodulato".
In particolare "620 milioni per velocizzare il corridoio Roma-Pescara sono stati bloccati dalle lungaggini dell'iter amministrativo; l'intervento sul segnalamento ferroviario Ertms, il sistema di sicurezza per le ferrovie di ultima generazione, è saltato per la mancanza delle materie prime; la Palermo-Catania non sarebbe rientrata in tempo per il completamento degli interventi nel 2026, ed è stata quindi rimodulata".
Sempre secondo Legambiente "in totale, sul sistema di AV/AC al sud, ci sono stati 840 milioni di tagli: Orsara-Bovino (linea Napoli-Bari) per 53 milioni, Caltanissetta Xirbi-Lercara (linea Palermo-Catania) per 470 milioni, Enna-Caltanissetta Xirbi (linea Palermo- Catania) per 317 milioni".
Per non depredare il sistema ferroviario delle molte risorse necessarie, prosegue l'associazione ambientalista, "la Orte-Falconara e la Metaponto-Potenza, oltre ad altre tratte regionali, sono state incluse nei nuovi interventi previsti.
Ridotti di un terzo i nuovi treni a idrogeno in acquisto: da 150 a 50".