"L'obiettivo della Regione è avviare la progettazione nel 2024 e nel 2025 sui passaggi a livello che attualmente rappresentano le criticità maggiori, mentre per quelli che rientrano in importanti interventi di velocizzazione e modernizzazione delle linee ferroviarie l'eliminazione è già ricompresa nelle progettazioni in essere.
In totale in Regione ci sono ancora 105 passaggi a livello, la maggior parte dei quali è destinata a sparire proprio con gli interventi di velocizzazione delle linee ferroviarie".
Parole dell'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, a margine di un incontro con i tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana) sullo stato dei lavori e sulle previsioni riguardanti gli oltre cento passaggi a livello presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
"Un incontro positivo nel quale – ha aggiunto Amirante – si è fatto il punto su tutti i 105 passaggi a livello esistenti sul territorio regionale, mettendo in evidenza che per quelli relativi alle opere già in previsione (per esempio la modernizzazione e velocizzazione della linea Trieste-Venezia, il raddoppio della linea Udine-Cervignano e la realizzazione della bretella sul nodo di Udine) l'eliminazione delle barriere sui binari è già ricompresa nelle progettualità in essere".
Per i passaggi a livello che non rientrano all'interno di progettualità già attive, il tavolo Regione-Rfi ha individuato un percorso che indicherà le priorità e che sarà recepito da un Accordo di programma con Rete ferroviaria italiana.
"In particolare – ha sottolineato l'assessore – è stato analizzato il caso dell'opera, già progettata e finanziata e che sarà oggetto di esame della Conferenza dei servizi per poi proseguire con la gara d'appalto, riguardante il sottopasso ciclopedonale a ridosso della stazione ferroviaria di Sacile che andrà a sostituire l'attuale passaggio a livello.
Su questo, Rfi ha anche precisato che sono state acquisite e inserite nel progetto le modifiche che erano state richieste dal Comune di Sacile".
"Altri passaggi a livello attenzionati e per i quali c'è la possibilità di stabilire una priorità in termini di finanziamento della progettazione già nel 2024 – ha anticipato Amirante – sono quello sulla statale 13 Pontebbana a Sacile lungo linea ferroviaria Sacile-Gemona che viene riconosciuto come prioritario in quanto interessa una viabilità di livello regionale e grande scorrimento, il passaggio a livello già al centro dell'attenzione di Rfi in Comune di Maniago e l'attraversamento dei binari lungo la linea Casarsa-Portogruaro in Comune di San Vito al Tagliamento che crea parecchi disagi con code di auto e attese anche di 18 minuti quando la barriera è chiusa.
In questi casi, come Regione abbiamo la possibilità di individuare un percorso che assegni una priorità nell'intervento e che Rfi potrà recepire attraverso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa".
"È doveroso ricordare – ha concluso Amirante – che tutti i lavori che riguardano le ferrovie si caratterizzano per i cantieri su linee che continuano a essere utilizzate per l'ovvia impossibilità di deviazioni.
È chiaro che tutti gli interventi previsti nei prossimi anni, non solo sulle tratte regionali ma anche in altri territori italiani, determineranno inevitabilmente e necessariamente dei ritardi.
I disagi conseguenti richiederanno un sacrificio indispensabile agli utenti che poi però usufruiranno dei vantaggi finali che deriveranno dalla velocizzazione e dalla riduzione dei tempi di percorrenza dei percorsi soggetti ai lavori".