Nonostante l'inaugurazione, proseguono le polemiche legate alle denunce su possibili anomalie nella procedura di affidamento diretto a Trenitalia del servizio sulla Bari - Bitritto.
A ricostruire il tutto ci pensa, ancora una volta, il Corriere del Mezzogiorno secondo il quale "l’appalto non ha seguito la via della gara pubblica, ma è stato assegnato direttamente dalla giunta regionale recependo un provvedimento dei dirigenti di settore.
La delibera (non ancora pubblicata) è stata contestata dalle associazioni degli operatori di trasporto (Anav e Asstra) perché non rispetterebbe le regole Ue.
E quindi è partito un esposto dettagliato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con riferimenti alle norme che sarebbero state violate.
La fretta della Regione ha avuto ripercussioni anche su possibili offerte alternative.
Infatti, la multinazionale «Arriva Italia Rail» ha inviato una lettera con la candidatura nei tempi previsti dalla normativa europea (2 gennaio 2024), ma la Regione non è riuscita a trovarla.
È stato il Corriere del Mezzogiorno a indicare gli estremi della pec e la caccia al tesoro è terminata.
«In ordine alla pec, di cui si è appreso a mezzo stampa - afferma l’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia - è stato constatato l’invio a un indirizzo pec errato e in nessun modo riconducibile all’avviso e saranno compiute le conseguenti valutazioni tecniche del caso».
L’avviso, in verità, non indica una mail specifica a cui inviare la proposta, ma riporta quella del responsabile del procedimento alla quale si possono chiedere informazioni.
La prassi vuole che l’indirizzo ufficiale sia quello dell’assessorato e «Arriva Rail Italia» l’ha mandata alla trasparenza (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Con tutta probabilità la questione finirà all’attenzione della giustizia amministrativa, mentre resta aperto il problema del mancato rispetto delle norme comunitarie (e non solo)".
