Luigi Ferraris, AD di Ferrovie dello Stato, condivide la sua visione del futuro del trasporto ferroviario italiano in un'intervista rilasciata al quotidiano Avvenire.
Ferraris esprime il desiderio di portare un Frecciarossa fino alla Grand Central Station di New York, evidenziando ancora una volta l'obiettivo di far crescere l'eccellenza europea rappresentata dal gruppo Ferrovie dello Stato.
Il piano industriale decennale di FS, con quasi 200 miliardi di euro di investimenti entro il 2031, lo conferma come il maggiore appaltatore del Paese.
Ferraris sottolinea che sognare in grande non fa perdere il contatto con la realtà, rimanendo saldamente radicati nel ruolo di attore sociale importante che connette persone e merci attraverso un mezzo sostenibile: il treno.
Il CEO di Ferrovie dello Stato sottolinea il ruolo inclusivo del gruppo, evidenziando il progetto "Mi riscatto per il futuro" che coinvolge detenuti nel processo di riabilitazione e formazione.
Ferraris auspica di estendere questa iniziativa, riconoscendo il potenziale di creare professionalità anche tra coloro che sono ai margini della società.
La strategia di sostenibilità di FS è descritta come un elemento strategico strutturale, affrontando sfide come il risparmio energetico e la logistica intermodale.
Ferraris sottolinea il ruolo cruciale del gruppo nel ridurre l'impatto ambientale, con progetti di autoproduzione di energia tramite pannelli solari e il recupero di energia dai sistemi di frenatura dei treni.
Parlando dei treni stessi, Ferraris evidenzia i progressi nella sostenibilità, come il Frecciarossa 1000 che consuma il 30% in meno grazie a materiali più leggeri e motori elettrici innovativi.
La prospettiva di treni a idrogeno e l'utilizzo di bio-combustibili in Calabria evidenziano l'impegno di FS verso soluzioni più sostenibili.
Il CEO affronta anche il tema dell'intermodalità, indicando l'obiettivo di trasferire entro il 2030 il 30% della merce dal trasporto su gomma al ferro, soprattutto per distanze superiori ai 300 km.
Tuttavia, sottolinea la necessità di migliori connessioni con i porti e il potenziamento della rete per raggiungere questo obiettivo.
Ferraris conclude l'intervista toccando temi sociali come il piano di assunzioni di 40.000 unità in 10 anni, con un'attenzione particolare alla diversità di genere e il supporto per combattere la violenza di genere.
Parla anche del progetto di recupero delle stazioni abbandonate, trasformandole in centri di telemedicina e spazi di coworking, integrando quest'azione con lo sviluppo del turismo lento.