Quella di ieri è stata ancora una volta una giornata molto difficile per la rete ferroviaria italiana.

Sono infatti stati diversi i punti lungo i binari dove sono state aperte anormalità dovute a guasti della linea o dei treni.

Alle due situazioni già abbastanza critiche di Centola e di Parma, dove nei giorni scorsi si sono verificati sue svii ancora non del tutto risolte, se ne sono aggiunte altre che hanno reso poco agevoli gli spostamenti in una caldissima domenica di luglio. 

Un bollettino di guerra

Sulla linea convenzionale Milano - Bologna, la circolazione ferroviaria è rimasta irregolare per alcune ore tra Parma e Sant'Ilario d'Enza dopo un inconveniente tecnico alla linea.

Gli effetti sulla mobilità ferroviaria hanno visto rallentamenti fino a 45 minuti per 4 Intercity e fino a 85 per 10 Regionali. 1 è stato invece il Regionale cancellato.

Sulla linea Viareggio – Pistoia, la circolazione ferroviaria è rimasta irregolare per oltre un'ora tra Massarosa e Viareggio dopo accertamenti tecnici sulla linea.

Gli effetti sulla mobilità ferroviaria sono stati in questo caso decisamente ridotti ma comunque inficianti con 2 Regionali limitati.

In Adriatica treni fermi per 2 ore e un quarto sulla tratta Pescara - Termoli.

La circolazione ferroviaria è rimasta pesantemente rallentata in prossimità di Francavilla al Mare per un inconveniente tecnico, tornando regolare solo dopo l’intervento dei tecnici di Rfi che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea.

Molto complicati, in questo caso, gli effetti sulla mobilità ferroviaria con 4 treni Alta Velocità e 4 treni Intercity con rallentamenti fino a 65 minuti, 3 treni Regionali con rallentamenti fino a 35 minuti e 2 treni Regionali cancellati.

Salendo a nord pe quasi tre ora circolazione ferroviaria rallentata sulla linea Bolzano - Verona tra Egna e Mezzocorona per un inconveniente tecnico anche in questo caso risolto dall'intervento dei tecnici di Rfi.

Anche qui importanti gli effetti sulla mobilità ferroviaria con 3 treni Alta Velocità con rallentamenti fino a 45 minuti, 2 treni Eurocity con rallentamenti fino a 50 minuti, 3 treni Regionali con rallentamenti fino a 60 minuti, 4 treni regionali limitati e 6 treni Regionali cancellati.

Come se tutto questo non fosse abbastanza ci sono poi state altre quattro anormalità esterne alla rete ma comunque impattanti.

I treni si sono dovuti fermare tra Poggio Rusco e San Felice sul Panaro per un incendio in prossimità dei binari, tra Palagianello e Palagiano Mottola per il furto dei cavi in rame della linea, in prossimità di Campegine dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine e in prossimità di Bologna dopo un inconveniente tecnico a un treno.

Prendendo in esame solo le due più importanti, nella prima circostanza ci sono stati 1 treno Alta Velocità con rallentamenti fino a 35 minuti, 5 treni Regionali con rallentamenti fino a 80 minuti e 2 treni Regionali limitati.

Nell'ultima 37 treni Alta Velocità con rallentamenti di 30 minuti con punte fino a 60 minuti ad eccezione di 2 treni Alta Velocità che hanno subito rallentamenti fino a 160 minuti.

Una domenica da dimenticare, quindi, che mostra ancora una volta la fragilità della nostra rete per la quale sono necessari investimenti importanti e urgenti.

Continuare a mettere treni su linee sature dove se succede qualcosa va in tilt mezzo Paese non è sicuramente una strategia vincente per il futuro.

Pensiamoci finché non è troppo tardi, ammesso già non lo sia.

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