Giornata importante quella di oggi per l'Eurotunnel.

Il "chunnel" che collega la Francia e l'Inghilterra sotto la Manica, compie 30 anni e guarda a nuove sfide, prima di tutte quella di sfruttare il suo potenziale inutilizzato dopo le crisi della Brexit e della pandemia, che hanno ridotto significativamente la sua attività.

Il 6 maggio 1994 fu inaugurato dall'allora presidente francese Francois Mitterrand e dalla la regina Elisabetta d'Inghilterra.

50 chilometri di lunghezza, di cui 37 sottomarini sotto la Manica, a una profondità di 60 metri sotto il livello del mare.

Questi i numeri dell'opera che è tuttora il tunnel sottomarino più ma che all'inizio fu bollato come un fiasco finanziario per la società concessionaria, quando divenne chiaro che le aspettative di traffico con cui era stato costruito erano esorbitanti.

Dopo che gli azionisti ripianarono le perdite iniziali di milioni di dollari, l'Eurotunnel riuscì a guadagnare costantemente quote di mercato rispetto ai traghetti nel trasporto di veicoli e agli aerei nel trasporto di passeggeri sulle rotte Parigi-Londra e Bruxelles-Londra.

Attualmente, circa 400 treni passano attraverso il doppio tunnel in entrambe le direzioni, con un terzo canale di servizio per i lavori di manutenzione e le evacuazioni di emergenza, ma la sua capacità potenziale con l'infrastruttura attuale è di 1.000 treni e potrebbe essere ampliata con nuovi investimenti.

L'anno scorso sono transitati 2,25 milioni di autovetture (+6% rispetto al 2022, con una quota di mercato del 58%) e 1,2 milioni di camion (-17%, con una quota di mercato del 36%).

Le merci trasportate da questi camion, e quelle sui treni dedicati al trasporto di vari materiali e prodotti, rappresentano circa il 25% del valore degli scambi commerciali tra l'UE e il Regno Unito.

Per quanto riguarda i passeggeri, con 10 milioni trasportati sui treni di Eurostar lo scorso anno, l'obiettivo della concessionaria è quello di aprire nuovi collegamenti e che altri operatori si facciano avanti e competano.

Le possibili nuove destinazioni da Londra includono Colonia e Francoforte in Germania, Ginevra e Zurigo in Svizzera o Marsiglia e Bordeaux in Francia.

Due compagnie hanno già manifestato il loro interesse a gestire i propri treni attraverso l'Eurotunnel: Evolyn che vorrebbe gestire la tratta Parigi-Londra a partire dal 2025 e il gruppo olandese Heurtrain, che prevede di mettere treni sui corridoi Londra-Parigi-Bruxelles-Amsterdam entro il 2028.

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