Il nuovo TGV-M presentato ieri a Belfort ha lasciato molta perplessità un po' ovunque, sul web e nella vita reale.
Sul treno non si discute, le forme sono splendide e nessuno le mette in discussione.
Sulla livrea... c'è invece molto da dire.
A moltissimi addetti ai lavori e non, il bianco di sfondo con un minimo di colore sulle fiancate non è proprio andato giù.
Sui social gli utenti si sono scatenati.
"Dov'è la livrea completa?", chiede un internauta, considerando che questa proposta è molto timida (noi stessi l'abbiamo definita eufemisticamente "molto sobria").
"È brutto", sintetizza un altro. "Manca di colore", aggiunge un altro utente di X.
Qualcuno calca un po' più la mano. "Niente di strano nella livrea, abbiamo solo attaccato il logo e basta".
Qualcuno ammette la bellezza del treno ma non dello schema di colori: "Le linee sono stupende ma la livrea è inesistente, sembra un prodotto generico".
Qualcuno rimpiange il passato e i fasti dell'arancione e bianco del TGV originale: "Scusate ma non si fa né si deve fare, anche le imprese ferroviarie del trasporto merci sanno fare meglio, soprattutto in un Paese dove i designer del passato sapevano creare cose magnifiche". Impossibile dargli torto.
C'è poi chi la mette sul pratico: "Il bianco diventa rapidamente marrone con i chilometri".
Gli fa eco un altro internauta: "Una bella tavolozza bianca per i graffiti!".
Curiosamente il nuovo schema non è piaciuto nemmeno ai dipendenti di SNCF.
Un macchinista della compagnia, intervistato, ha manifestato il suo disappunto: "So che dobbiamo essere aziendalisti, ma uh... è brutto davvero. Incredibilmente insipido!".
La dirigenza di SNCF la pensa ovviamente diversamente.
Si tratta di "un design che definisco in due parole: sobrietà ed eleganza. Una finezza di linee tipica del design giapponese che i francesi amano tanto, ma che nella sua esecuzione è effettivamente made in France", dice Alain Krakovitch, capo della divisione TGV e Intercité.
Per Isabelle Le Saux, direttrice del design di SNCF Voyageurs, questo TGV "si esprime nella livrea con una tavolozza molto chiara, con forme rotonde sovrapposte tutte in grigi caldi e bianchi, fluttuanti, in una successione un po' danzante lungo il treno, sopra un letto grigio orizzontale più scuro. Un'estetica semplice e fluida, morbida e luminosa si concentra sulle porte d'ingresso, per un marcato effetto soglia e un invito ad entrare e scoprire gli spazi interni generosi e ordinati". Roba da Conte Mascetti, per chi sa di cosa parliamo.
Sarà tutto vero, ma anche l'idea di disegnare delle bande verticali anziché orizzontali su un treno che deve dare l'idea del dinamismo non pare particolarmente vincente.
Va detto ad onore del vero che la scelta del bianco e della verniciatura non è solo una questione estetica.
"Fino ad ora i nostri treni venivano verniciati e poi le livree venivano sovrapposte per 'incollaggio'. Qui è presente l'intera livrea realizzata in vernice, infinitamente più resistente nel tempo", spiega sempre Isabelle Le Saux.
"Inoltre, i colori scelti hanno permesso di aumentare l'albedo (la quota di radiazione solare restituita all'atmosfera, ndr) dell'intero treno in modo da ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico per il raffreddamento in estate e soprattutto nei periodi di caldo estremo".
Ora c'è grande attesa per gli allestimenti interni, sperando che, almeno quelli, siano caratterizzati da maggiore personalità.