Nel 2023, i treni nei Paesi Bassi non hanno rispettato lo standard imposto dal governo.
La compagnia nazionale Nederlandse Spoorwegen, ha registrato nuovamente perdite e non è riuscita a far viaggiare abbastanza treni in orario.
Questo quanto emerso durante la presentazione del bilancio annuale avvenuta presso la stazione centrale di Amsterdam.
Secondo NOS, meno viaggiatori sono arrivati in orario (89,7% rispetto al 91,6% nel 2022) e circa il 2% in meno di passeggeri hanno trovato posto a sedere sui treni rispetto all’anno precedente (94,7%).
NS parla di “due facce” nel 2023. Nel primo semestre dell’anno l’azienda è riuscita a far viaggiare molti meno treni rispetto all’anno precedente.
I problemi sono stati causati da interruzioni e lavori sulla linea ferroviaria a Rotterdam e a Schiphol.
“A causa del cattivo tempo e della carenza di personale tecnico, nelle nostre aziende di manutenzione si sono accumulati forti ritardi nell’autunno, riducendo il numero e la lunghezza dei treni disponibili”, ha detto Wouter Koolmees, Amministratore Delegato di Nederlandse Spoorwegen.
Anche per quest’anno sono previsti molti lavori di manutenzione.
La società ha speso 3,6 milioni di euro per compensare i passeggeri per i ritardi dei treni.
I viaggiatori hanno ricevuto un rimborso in denaro (288.345 volte) o hanno ricevuto il rimborso di un taxi o di una notte in hotel (in totale 142.175 volte).
Molti treni ad alta velocità sono stati annullati o non sono arrivati in orario, anche a causa delle limitazioni di velocità a Rijpwetering.
All’inizio di quest’anno la velocità è stata ridotta in sei luoghi a causa di crepe nei ponti e nei viadotti.
Inoltre, sono stati consegnati meno nuovi treni del previsto.
E tuttavia non è stato un anno interamente da buttare.
Dal dicembre scorso, sono in servizio 1800 treni extra a settimana e l’anno prossimo se ne aggiungeranno altri 1600 a settimana. Questo dovrebbe migliorare i collegamenti tra le regioni.
Le perdite di NS sono state inferiori rispetto all’anno precedente, 191 milioni di euro nel 2023 contro i 421 milioni di euro nel 2022.
Il vettore ha aumentato i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari meno del necessario per coprire l’inflazione e i costi crescenti.
Ma quel rialzo dei prezzi arriverà nel 2025 e potrebbe superare il 10%, si legge nel bilancio annuale.