Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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Questa settimana, nell'ultimo top e flop di questo disgraziatissimo 2020, proponiamo un top e un flop... che potrebbero anche essere un flop e un top! Entrambe le notizie, infatti, hanno un lato positivo... e un lato negativo. Noi comunque abbiamo scelto per voi la nota caratteristica di entrambe, e ve la proponiamo con il consueto format.

TOP - Nuova livrea Intercity Giorno

Arriva una "nuova" livrea sulle carrozze Intercity di Trenitalia! Ad occhio, diciamo la verità, ci pare un bel passo in avanti rispetto alla cromia bianco-rossa che avevamo visto negli ultimi anni, fin troppo semplice e tendente a sporcarsi con eccessiva facilità. Inoltre con questo nuovo schema si appiana anche il distacco cromatico con le vetture Pilota fino ad oggi davvero eccessivo. 

Questa nuova fascia grigia all'altezza dei finestrini può piacere e non piacere... questione di gusti. Sicuramente, però, tutto ciò che non è XMPR lo vediamo come una benedizione sui binari italiani e ci piace notare che le nuove livree non hanno comunque nulla a che spartire con quel triste verdolino-blu-bianco che ha imperversato per (troppi!) anni sui nostri mezzi.

Però, c'è un però. 

Dall'XMPR in poi, le livree erano state studiate per dare uniformità alle composizioni, visto che negli anni '90 i treni (anche di rango) avevano in composizioni 3-4 livree diverse tra loro (a noi piacevano tantissimo, ma capiamo che non fosse il massimo dell'eleganza). 

E dunque, ci risiamo! Abbiamo perso il conto dei cambi di livrea negli ultimi 10 anni... ECI, ESCI, Frecciabianca 1, Frecciabianca 2, Intercity Giorno 1, Intercity Giorno 2, ecc... 

Siamo pronti a scommettere che prima della fine dell'applicazione della nuova livrea IC Giorno spunterà una nuova variante di colore, così da creare l'ennesimo cambio in corsa. L'uniformità, insomma, non l'avremo probabilmente mai sui nostri treni. E per certi versi... va bene anche così. Come negli anni '90.

FLOP - Cantiere Foster a Firenze

Perché abbiamo la sensazione che storie di questo genere accadano solo in Italia? Diteci che è così anche altrove, vi preghiamo! 

Qui abbiamo di fronte un'opera strategica per la mobilità italiana e la sua Alta Velocità.

Un'opera fondamentale bloccata da un milione di anni mentre, nel frattempo, i treni AV entrano ed escono a velocità ridicola dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella, perdendo minuti preziosi e superando il nodo con sempre qualche difficoltà.

Adesso il sindaco di Firenze, Dario Nardella, annuncia che il 2021 sarà l'anno della partenza dei cantieri.

Ci crediamo? Mica troppo a dire il vero, oltretutto nel primo anno post-covid19. Quel che troviamo in ogni caso fuori da ogni logica è che siamo arrivati al 2020, quasi 2021, con ancora il cantiere bloccato. Quindi, bene la partenza dei lavori ma "shame on you" -come direbbero gli inglesi- per un ritardo così dissonante. 

Vediamo di essere chiari, qui la colpa è soprattutto se non essenzialmente della politica per cui la speranza è che finalmente si faccia pace col cervello e si vada avanti con questi benedetti cantieri, altrimenti questo non sarà che il primo di una lunga serie di flop che affibbieremo durante il prossimo anno. Perché la vicenda è talmente grottesca che non potremo esimerci dal seguirla passo passo. 

Alla prossima settimana!

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