Un altro Natale è arrivato, probabilmente il più difficile degli ultimi anni e come sempre i ferrovieri non si sono tirati indietro.

Mentre scriviamo queste poche righe, centinaia di convogli hanno già circolato e centinaia ne circoleranno ancora, nonostante la pandemia, nonostante sia una giornata di festa nella quale tutti vorrebbero rimanere a casa vicino ai propri cari, a maggior ragione in un anno terribile come questo.

E invece, come sempre, tantissimi sono i ferrovieri che hanno risposto "presente", sui binari ma anche negli uffici, per permettere a tutti gli altri di spostarsi come fosse una giornata in qualche modo "normale" o per far sì che nulla manchi sulle nostre tavole e nelle nostre case.

Il nostro pensiero va a loro, che lavorano a Natale, che lavoreranno l’ultimo dell’anno, nell'Epifania o comunque durante le feste, quando molti altri sono al caldo a casa con le famiglie.

A loro, che si separano dai propri cari nei giorni più belli dell’anno per far sì che altre persone arrivino in sicurezza a destinazione, che devono sbrigarsi a scartare i regali con i figli perché iniziano il turno, che vedono le città festeggiare il nuovo anno dal finestrino di un locomotore o che devono saltare il pranzo in famiglia del primo dell'anno per quel servizio che qualcuno deve pur fare, va il nostro sincero ringraziamento.

Un ringraziamento che può sembrare ripetitivo ma che non smetteremo mai di fare perché il loro impegno non sia dato mai per scontato.

E per estensione, ovviamente, il nostro grazie va a tutti coloro che anche lontano dai binari non conoscono sosta nemmeno in questo periodo dell'anno, lavoratori nell'ombra che contribuiscono a rendere migliori e più sicure giornate in cui altri festeggiano e che quest'anno, più che in altre circostanze, hanno reso maggiormente affrontabile una situazione terribilmente drammatica.

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