Investimenti subito o chiusura entro cinque anni.

Sono grigie almeno per ora le nubi che attorniano le ex OGR di Foligno, una realtà molto famosa e apprezzata nell'ambiente che oggi vive però un periodo di grande incertezza.

A ribadirlo è la Filt Cgil, che riaccende i riflettori sul comparto ferroviario regionale e, in particolare, proprio su Foligno.

In queste Officine, infatti, ancora non è stato dato seguito al progetto d'investimento che proponeva un pacchetto da 20 milioni di euro capace di proiettarle verso il futuro.

Una riqualificazione, quella progettata, che permetterebbe di ospitare nella struttura i nuovi treni monoblocco, sempre più presenti sui nostri binari a discapito delle singole locomotive, il tutto attraverso tre binari.

La proposta è tuttavia ancora nel cassetto e se non verrà dato seguito agli annunci di inizio 2020, le Officine manutenzioni cicliche rischiano di diventare obsolete.

Questo perché, brutta notizia nella brutta notizia, la stima è che nel giro di cinque anni gli attuali locomotori scompariranno del tutto, soppiantati dai treni monoblocco che saranno sempre più utilizzati sia per i servizi regionali che per quelli AV.

In tal senso l'ammodernamento della struttura permetterebbe allo stabilimento folignate di sopravvivere e rilanciarsi mentre in caso contrario si andrebbe incontro ad una chiusura certa.

“Attualmente il sito di Foligno conta 380 addetti ed una cinquantina di lavoratori legati ai vari appalti – spiega Ciro Zeno, coordinatore regionale delle attività ferroviarie e appalti della Cgil -. Vogliamo aumentare il confronto con le istituzioni locali, regionali e statali affinché si torni a discutere sullo stabilimento di Foligno.
Le ex OGR rappresentano un importante polmone economico non solo per la città, ma anche per tutto il Paese”.

A interessarsi al caso è stato anche Nicola Fratoianni. Il parlamentare di Liberi e Uguali ha presentato in parlamento un'interrogazione ai ministeri dei Trasporti, dell'Economia e dello Sviluppo economico, nella quale si chiedono delucidazioni rispetto al progetto di rilancio di Trenitalia per le OMC.

“Questo stallo non è dovuto al Covid – sottolinea Ivano Bruschi della Filt Cgil -. Il problema è la spaventosa assenza della politica a tutti i livelli. È oramai diverso tempo che permane questa situazione di incertezza, serve un'incisività diversa. In altre realtà i progetti esecutivi stanno andando avanti, ma a Foligno è tutto bloccato.
Il rischio reale è quello di una chiusura dello stabilimento, perché le lavorazioni sono legate a materiali che andranno in dismissione. Serve un'invenzione di tendenza, che permetterebbe anche di rilanciare i posti di lavoro e fermerebbe il declino degli ultimi anni”.

Orario invernale Trenitalia
Giorni
Ore
Min.
Sec.

Treni insoliti sui binari italiani
Il nuovo libro di Lorenzo Pallotta

234 pagine, 260 foto

Acquista la tua copia!!