Non c'è pace per la ferrovia Como-Lecco.
Il motivo del contendere è sempre la mancata elettrificazione, argomento sul quale è intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli.
"L’intervento è stato proposto da Regione Lombardia quale intervento da finanziare, dentro la categoria delle opere connesse, in sostanza una delle tre categorie con cui sono state distinte le infrastrutture necessarie per le Olimpiadi 2026 – spiega il ministro –. Tuttavia la richiesta di finanziamento dell’intervento, il cui costo è stimato in circa 78 milioni di euro, non ha trovato accoglimento perché con le risorse disponibili è stato possibile finanziare solo le opere considerate essenziali.
Provvederò al più presto a proporre un finanziamento specifico, nell’ambito della Legge di Bilancio per il 2021, fermo restando che l’intervento possa trovare copertura in sede di aggiornamento del contratto di programma di Rfi".
Una risposta che non è piaciuta ai parlamentari comaschi della Lega che denunciano la bocciatura dell’emendamento da loro presentato alla Legge di Bilancio.
«Il Governo giallo-rosso e non la Regione Lombardia hanno bocciato la nostra richiesta – spiegano –. Lo hanno respinto definendo l’intervento troppo localistico e settoriale".
Sul tema è intervenuto il segretario generale della Uil del Lario, Salvatore Monteduro, che dal canto suo invita i politici di qualsiasi colore a mettere fine a litigi e polemiche.
"È davvero stucchevole lo scaricabarile sulla Como-Lecco, tutti condividono l’importanza dell’infrastruttura, ma tutti rinfacciano all’altro le responsabilità del mancato finanziamento dell’opera senza adoperarsi a lavorare, insieme, per rivendicare che entri tra i progetti utili e da finanziare per lo sviluppo delle province di Como e Lecco – spiega –.
Si porti il progetto ai due tavoli della competitività delle Province di Como e Lecco per avere il sostegno dei rappresentanti territoriali istituzionali. In passato è servito per la Variante della Tremezzina, basta dividersi su ciò che ci accomuna".