Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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TOP - Ferrovia del Tenda

La Francia ha deciso, la scorsa settimana, di investire 20 milioni di euro su questa ferrovia, per molti già bollata come "ramo da tagliare". La Francia ci mette molti soldi, ma l’Italia finanzierà il tronco Breil-Ventimiglia. Soldi di qua, soldi di là, ma la ferrovia è e sarà salva.

“Noi siamo soddisfatti e quasi contenti” ha detto Sergio Scibilia, Presidente della associazione ‘Giovanni Biancheri’, proprio in relazione a quanto è emerso dalle decisioni su questa tratta internazionale tra Italia e Francia.

E vorremo anche vedere! La ferrovia internazionale in questione è attualmente in una situazione critica: trovare tutti questi soldi nel pieno di una pandemia e alla vigilia di una crisi economica (temiamo) notevole non è cosa affatto da poco.

Non nascondiamo che la cosa ci sorprende anche, una volta tanto, in positivo. Siamo piuttosto sicuri che in un recente passato l'attuale chiusura sarebbe stata presa a pretesto per una soluzione definitiva. Un po' come è stato paventato, di recente, con la ferrovia Porrettana.

La ferrovia del Tenda, insomma, non solo riaprirà a breve dopo i lavori di riprestino (gennaio 2021) ma si vedrà assicurato un bel futuro davanti a sé. Così sembrano lontani anni luce i periodi in cui si parlava di "ramo secco" o di linea ferroviaria da tagliare.

Molto bene, top!

FLOP - Treni regionali in Lombardia (e non solo)

Partiamo dalla Lombardia perché i treni e gli episodi negativi a bordo sono più frequenti rispetto ad altre regioni, ma quello che facciamo è un discorso che si può estendere a tutta Italia.

Come abbiamo scritto in settimana, senza impiegati e studenti a bordo, le linee regionali e quelle del passante milanese si sono popolati soprattutto, di ubriaconi, senzatetto e rider.

I piani superiori delle carrozze sono stati trasformati in bivacchi mobili con persone che non indossano la mascherina.

Ci sono poi corridoi di treni invasi dalle biciclette dei fattorini. Una situazione che rende quasi impossibile utilizzare il convoglio in maniera civile e tranquilla.

La realtà peggiora di giorno in giorno. Arriviamo a dire che la situazione su treni Trenord è finita quasi fuori controllo. Non si contano più gli episodi di aggressioni al personale viaggiante o molestie ai danni dei viaggiatori normali.

Quei pochi che ancora prendono il treno vivono quest'esperienza come qualcosa di negativo.

Oltre alle possibili aggressioni, ci sono i rischi contagio da parte delle persone senza mascherina e la consapevolezza di viaggiare spalla a spalla insieme ai brutti ceffi che affollano i vagoni, magari anche nelle ore di buio che in questo periodo dell'anno arriva molto presto.

Insomma, prendere il treno regionale, adesso, è una missione per gente col pelo sullo stomaco. E non è giusto.

Trenord non può permettersi di vedere "bollati" i propri treni "terra di nessuno", esattamente come lo sono adesso. Molto è stato fatto, va detto, ma molto c'è ancora chiaramente da fare. Ci attendiamo per questo un intervento e anche veloce. Altrimenti le persone sceglieranno sempre più spesso la propria auto per spostarsi.

Per noi questo è un flop, oltre che un grosso dispiacere.

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