In Lombardia, i treni regionali stanno diventando “terra di nessuno” anche di giorno.

Senza impiegati e studenti, a casa per lo smart working, o per seguire le lezioni, le linee regionali e quelle del passante si sono popolati soprattutto, di ubriaconi, senzatetto e rider. I piani superiori delle carrozze a sono stati trasformati in bivacchi mobili con persone che non indossano la mascherina. Ci sono poi corridoi di treni invasi dalle biciclette dei fattorini. Il regolamento di Trenord prevede che su alcuni treni solo le ultime due vetture siano dedicate al trasporto dei mezzi dei lavoratori del food delivery. Eppure non è così.

“Il regolamento parla chiaro ma è difficile farlo rispettare. Glielo diciamo ai rider, ma non ti ascoltano, oltre a viaggiare senza biglietto. Bisognerebbe chiamare ogni volta le forze dellordine ma non sempre intervengono. L’unica alternativa, allora, sarebbe quella di fermare il treno perché non ci sono le condizioni per viaggiare in sicurezza. Ma non è una soluzione che si può applicare sempre” spiega un controllore. Trenord aveva previsto all’inizio a partire dal 3 giugno, il divieto di trasporto delle biciclette sui treni proprio per la dimensione del fenomeno. Ma, a causa delle numerose proteste c’è stato poi un passo indietro, dopo qualche settimana.

Non mancano poi le aggressioni a danno di personale di bordo e viaggiatori. L’ultimo episodio è avvenuto a mezzanotte del 17 novembre, all’altezza di Abbiategrasso, con un raid di tre sudamericani che hanno picchiato e derubato della pistola d’ordinanza una guardia giurata.

La stessa Trenord è consapevole che la situazione sia diventata grave. In una lettera inviata alla fine dello scorso mese a tutti i prefetti della Lombardia, l’Ad della società, Marco Piuri, aveva puntato il dito controsbandati, tossicodipendenti, persone senza fissa dimora, che spesso bivaccano sui treni senza avere necessità di recarsi in alcun luogo preciso”.

Lasciare il compito di far rispettare le regole al solo personale di bordo, anche a fronte delle continue e numerose aggressioni subite, non è possibile, come dichiara Mauro Carelli, segretario regionale del sindacato Fast Confsal: “Non si può pensare che un capotreno risolva da solo questo problema di ordine pubblico. Dovrebbe essere affiancato dalle forze dell’ordine o dalle guardie giurate. Di queste ultime non se ne può fare carico Trenord, che calcola, per il 2020, circa 200 milioni di euro di mancati incassi: tocca alle istituzioni mettere in campo risorse ad hoc”.

L'articolo integrale su Il Giorno.

Orario invernale Trenitalia
Giorni
Ore
Min.
Sec.

Treni insoliti sui binari italiani
Il nuovo libro di Lorenzo Pallotta

234 pagine, 260 foto

Acquista la tua copia!!