Continuano a chiarirsi le probabili motivazioni dell'incidente del Frecciarossa a Livraga.

Qualche nota in più la dà questa mattina La Repubblica nella sua edizione on line. Il quotidiano parla di "un attuatore difettoso che ha causato un'anomalia nel software che regola i contatti tra i binari e il convoglio".

Più tecnicamente: "Il deragliamento è stato causato da una condizione anomala di autorità al movimento consegnata al sottosistema di bordo del rotabile da parte del software Ertms L2 interfacciato con il segnalamento di terra che ha concesso al treno in modo irregolare di impegnare a circa 300 chilometri orari il deviatoio numero 5 disposto per il ramo deviato".

Questo sarebbe il risultato della perizia depositata in procura, quasi cento pagine redatte in nove mesi dagli ingegneri Roberto Lucani e Fabrizio D'Errico nelle quali si escludono responsabilità del treno e dei macchinisti.

Per contro, invece, si accerta la difettosità dell'attuatore Alstom all'interno dello scambio al Posto di Movimento Livraga che il Frecciarossa 9595 quel giorno non supererà mai. Il pezzo aveva il cablaggio invertito, posizionato con la deviata verso sinistra.

La causa principale del disastro, dunque, sarebbe la strumentazione difettosa anche se, in un passaggio, i periti sottolineano come "l'ottemperanza alle istruzioni Alstom recepite da Rfi non sono ritenute sufficienti a intercettare la grave non conformità di prodotto che ha creato il malfunzionamento, causa di un funzionamento pericoloso dell'intero sistema di controllo per la concessione alla Autorità al Movimento del treno" .

Detto in altre parole, anche se era fuori dalle istruzioni del costruttore, gli operai avrebbero potuto (o dovuto) controllarlo. Spetterà al procuratore Domenico Chiaro e al pm Giulia Aragno dare un peso a questa "lacuna" e all'eventuale carenza di formazione del personale.

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