Inizierà oggi, mercoledì 2 dicembre, il processo in Cassazione per la strage di Viareggio, il disastro ferroviario verificatosi il 29 giugno 2009, quando un treno merci che trasportava GPL deragliò nei pressi della stazione toscana.
Il tragico bilancio fu di 33 morti: undici morirono per via delle ustioni o a causa del crollo degli edifici; in 20 si spensero in ospedale nelle settimane e nei mesi successivi mentre 2 anziani morirono di infarto, con ogni probabilità per colpa dello spavento procurato dalla potente deflagrazione, tale da essere avvertita in tutta Viareggio ed essere paragonata dai testimoni al boato provocato da un forte terremoto.
La Corte di appello di Firenze, per l’incidente che coinvolse il treno merci 50325 Trecate-Gricignano ha condannato a 7 anni di carcere Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e di Rete Ferroviaria Italiana, confermando così la condanna decisa in primo grado. I giudici hanno anche condannato a 6 anni Michele Mario Elia, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, e Vincenzo Soprano, ex amministratore delegato di Trenitalia.
Questa volta i familiari delle vittime – riuniti nell’associazione “Il Mondo che vorrei” – non potranno essere in aula, a Roma, a causa delle limitazioni imposte dalle misure anti-Covid ma faranno comunque sentire la loro presenza dando vita ad un presidio dinanzi al Municipio di Viareggio.
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