“Un conto è utilizzare sistemi per il segnalamento ferroviario adattandoli a un altro mercato, altro conto è sviluppare soluzioni di segnalamento ad hoc per il sistema tramviario. Il risultato non può che essere diverso. Molto diverso”.
A spiegarcelo è Carlo Piacenza, direttore della Divisione Trasporti di Thales Italia.
“Lo scenario operativo di una tramvia o LRT come viene definito in alcune parti del mondo – continua Piacenza – è uno scenario specifico dove il sistema di segnalamento deve essere in grado di gestire situazioni tipiche di questo sistema, come per esempio gli incroci stradali o la promiscuità con il traffico privato, situazioni non presenti in ferrovia. Ecco Thales Italia si è nel tempo specializzata proprio su questo, sviluppando un sistema partendo dallo scenario operativo, piuttosto che adattare i prodotti già esistenti.”.
E questo lo fate da Sesto Fiorentino?
“Sì perché a Sesto Fiorentino il Gruppo Thales ha creato un centro di ricerca e sviluppo e di competenza proprio sul sistema di segnalamento tramviario. Qui il Gruppo Thales ha concentrato infatti tutte le competenze a livello mondiale sul segnalamento tramviario e per questo il contributo del nostro paese è stato essenziale. Parte da qui la soluzione, il contratto e la capacità di porli in essere. Strutturarsi con centri di competenza è fondamentale per una multinazionale che vuole sfruttare al meglio le competenze tecnologiche e il radicamento territoriale del tessuto imprenditoriale.
E novembre è stato un mese decisamente importante in termini di successi per Thales Italia…
“Danhai e Kaohsiung (entrambi a Taiwan), due obiettivi raggiunti in un momento non certo facile a livello mondiale. Abbiamo lavorato in una congiuntura difficile, con problemi oggettivi dettati dall’aumento dei contagi di Coronavirus che hanno limitato a volte annullato la possibilità di raggiungere dall’Italia il sito di implementazione. Nonostante questo, e soprattutto per questo, questi successi ci appaiono ancora più significativi!
Partiamo da Kaohsiung (la seconda città per estensione di Taiwan), dove abbiamo installato il sistema di segnalamento sul nuovo tratto della linea tramviaria, ed eseguito una sostituzione del segnalamento sulla linea e deposito esistente, andando a installare il sistema Thales. Il tratto in questione, dove è stato sostituito il segnalamento, riguardava 9 chilometri di linea, 14 fermate e un deposito. Grazie all’esperienza dei tecnici Thales e all’approccio proposto, la sostituzione del sistema di segnalamento esistente con quello Thales non ha comportato nessuna interruzione dell’esercizio. In particolare si è riusciti a essere operativi durante il giorno, con il vecchio sistema di segnalamento, mentre veniva testata, durante la notte, la nuova soluzione, senza impattare il regolare servizio passeggeri. E il 2 novembre la migrazione poteva dirsi definitivamente compiuta”.
E poi Danhai (uno dei nuovi distretti più popolati della città di Taipei), con l’avvio del servizio ai passeggeri della linea Blue Ocean Line…
“Thales Italia ha avuto una parte fondamentale nel progetto fornendo le soluzioni di segnalamento LRT. Il contratto generale di Thales comprendeva anche le telecomunicazioni, sistemi SCADA, informazione al pubblico e CCTV”.
Dopo questi traguardi raggiunti, su cosa state lavorando?
“Come le spiegavo prima, il ruolo che abbiamo di “competence center” sul mercato tramviario a livello mondiale, non ci consente di festeggiare a lungo; raggiunto un traguardo e dopo le meritate celebrazioni, ci siamo rimessi subito a lavoro pensando ai progetti in corso, come quello di Ankeng (sempre a Taiwan), Cosenza che speriamo riparta presto, e infine la tramvia a Sydney sulla quale abbiamo introdotto la Cyber Security. Il tutto senza trascurare i programmi del “Tram autonomo” che stiamo sviluppando e testando proprio in Italia collaborando con un operatore tramviario locale. In pratica, non ci fermiamo mai, arricchendo continuamente la nostra soluzione tramviaria con le esperienze maturate nei vari progetti”.
Legge un cambio di passo in termini nazionali e internazionali su temi come il trasporto?
“Ormai l’esigenza di rendere le nostre città più green è avvertita da tutti. Anche a livello nazionale, le città stanno per la prima volta considerando prioritario il dotarsi di sistemi di trasporto pubblico adeguati e non inquinanti, o inquinanti il meno possibile. Questo è il punto uno di agenda di ogni comunità cittadina e di ogni territorio. È impensabile andare avanti come abbiamo fatto negli ultimi 30 anni, e la svolta ci sarà solo con infrastrutture di traporto pubblico. Per questo tecnologie come le nostre saranno sempre più necessarie in futuro. Noi, come Thales, stiamo investendo nei sistemi autonomi e continueremo ad investire in direzione green”.