Ammontano a 13,14 miliardi di euro le richieste avanzate dalla Giunta regionale al governo sull’impiego delle risorse europee del Recovery Fund per il Piemonte.
La cifra è stata resa nota ieri pomeriggio, nel corso della discussione sul tema in prima Commissione. Le proposte regionali sono contenute nelle schede inviate dalla Regione lo scorso 5 novembre, e ora all’esame della Conferenza Stato-Regioni che sta discutendo proprio di Recovery Fund.
Le richieste riguardano alcune macroaree, sulla scorta delle linee guida della Commissione europea e del governo: circa 8 mld per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 mld per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.
Per il Canavese chiesti finanziamenti per 137 milioni di euro. Ecco i quattro progetti.
IVREA - ICO-VALLEY-HUMAN DIGITAL HUB finanziamento richiesto 3.750.000 euro. Innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostegno alla competitività delle filiere strategiche (settore agroalimentare, industriale, patrimonio culturale e turistico) nonché nel sistema editoriale.
CHIVASSO - Stazione di interscambio Porta Canavese-Monferrato tra la linea AV Torino-Milano e la ferrovia Chivasso-Aosta per Canavese, Monferrato, Ovest Vercelli, Valle d'Aosta. Finanziamento richiesto 50.000.000 euro. Mobilità pubblica e privata a impatto ambientale sostenibile.
IVREA - Regione Piemonte e Valle d'Aosta unite per un trasporto interregionale efficiente e a basso impatto ambientale: elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta della linea ferroviaria Torino-Aosta. Finanziamento richiesto 81.000.000 euro. Infrastrutture per la graduale de-carbonizzazione dei trasporti e mobilità di nuova generazione.
VALPERGA - Interventi di recupero idrogeologico, paesaggistico e naturalistico della Riserva Speciale del Sacro Monte di Belmonte. Finanziamento richiesto 2.700.000 euro. Intervento da abbinare alla rinaturalizzazione e pianificazione dell’uso civico della Riserva Speciale del Sacro Monte di Ghiffa. Protezione ambiente e mitigazione rischi idrogeologici e sismici, rimboschimenti e ricostruzioni boschive.
L'articolo integrale su Quotidiano Canavese.