Rivelazioni importanti arrivano oggi sull'incidente di Livraga.

Le riporta l'ANSA citando il TG3 di oggi. 

Erano le prime ore del 6 febbraio scorso, ancora notte, quando gli operai che stavano lavorando su uno scambio difettoso al PM Livraga chiamarono il DCO di Bologna per chiedere di provare a "fare ancora una manovra sul cinque". 
"È in posizione indefinita, non ho il controllo" fu la risposta arrivata poche ore prima che il Frecciarossa 9595 deragliasse, uccidendo i due macchinisti.

Le telefonate, trasmesse appunto dal TG3, sono agli atti dell'inchiesta sul disastro che, secondo la perizia depositata in Procura a Lodi, fu causata da un difetto dell'attuatore costruito da Alstom all'interno del quale i cavi erano invertiti, con una anomalia non visibile.

Gli operai a quel punto avrebbero deciso di lasciare il deviatoio bloccato e senza corrente per consentire il transito dei treni come da prassi. I tecnici avrebbero dato il nulla osta alla ripresa della circolazione. Il sistema non aveva problemi ma lo scambio era deviato a sinistra e il primo treno a passare, il Frecciarossa appunto, lo avrebbe preso a 300 km/h.

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