Le regole per la prevenzione del contagio da Covid e il timore di assembramenti fermano il processo per l’incidente ferroviario del 12 luglio 2016 avvenuto sulla linea Andria-Corato di Ferrotramviaria.
L’auditorium Sant’Annibale Maria di Francia di Andria, dove da alcuni mesi si svolge il dibattimento per i lavori in corso nell’aula bunker del carcere di Trani, è stato infatti ritenuto non idoneo ad accogliere tutti gli avvocati, gli imputati e le parti offese nel rispetto delle norme del distanziamento sociale imposto dall’emergenza sanitaria.
Si è inoltre riscontrata una difficoltà nel fare arrivare in Puglia testi provenienti sia dalla Toscana che dal Piemonte. Di conseguenza, il collegio del Tribunale di Trani ha deciso per un rinvio.
Se le condizioni sanitarie lo consentiranno, si tornerà in aula il 10 dicembre. In ogni caso, l’udienza non sarà fissata per il previsto controesame di un 'teste esperto' proveniente dalla Toscana, ma solo per sciogliere la riserva sulla produzione di documenti chiesta da diversi difensori alla Procura nel corso delle ultime due udienze.
Ricordiamo che nel processo sono imputate 17 persone fisiche e la società Ferrotramviaria che gestisce la linea, e che nell’incidente morirono 23 persone, e 51 rimasero ferite.