Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Partiamo!
TOP - La Porrettana sopravvive (anche a questo giro...)
Ogni anno siamo pronti a cantargli il de profundis, ma ogni volta - in un modo o no nell'altro - la Porrettana sopravvive. E anche in questo disgraziato 2020 pandemico, la ferrovia transappenninica per eccellenza ha subito lavori di manutenzione importanti dopo l'insorgere di problematiche a seguito della messa in servizio dei nuovi Pop.
RFI, insomma, ha smesso di considerare questa tratta un "ramo secco", spesso l'anticamera della chiusura.
Proprio in questo week-end sarebbero in programma la fine dei lavori sulla tratta emiliana che, dalla prossima settimana, vedrà il traffico «tornare alla normalità, garantendo treni più puntuali e senza cancellazioni improvvise". Questo, almeno, è quanto comunicato da Trenitalia-Tper e Rfi, dopo i disservizi degli ultimi mesi.
Già, ma quale normalità? Le Porrettana, ormai da decenni, sono praticamente due: una pendolarmente attiva tra Porretta e Bologna Centrale, ed una da Porretta a Pistoia con un traffico regolare limitato al minimo ma in forte crescita da un punto di vista turistico.
Basti pensare alle decine di treni storico-turistici effettuati (tutti super affollati!) nel 2019 e brutalmente stoppati in questo 2020.
E dunque? Il nostro top va a questa splendida linea ferroviaria che ogni anno "la spunta" e non chiude. Anzi, diciamoci la verità: ormai la chiusura sembra più lontana che mai. Ma il nostro top è a da condividere con tutti quegli enti (RFI, Trenitalia, Tper, Fondazione FS, Regioni) che in un modo o nell'altro hanno mantenuto viva la tratta non solo nel tratto emiliano (quello commercialmente più utile) ma anche in quello toscano. Bravi!
FLOP - Treni internazionali cancellati
È un flop di dispiacere il nostro, anche se una volta tanto non è colpa di nessuno nello specifico. Sono spariti dagli orari 2020-2021 i nuovi collegamenti internazionali per Genova, Bologna e Venezia con la Svizzera che sarebbero dovuti partire da metà dicembre.
Duole dirlo ma non è un provvedimento che ci sorprende e che nemmeno ci sentiamo di contestare. D'altronde, gli stessi treni internazionali in giro per l'Europa viaggiano con composizioni estremamente ridotte proprio a causa del Coronavirus che sta impazzando in tutto il vecchio continente.
È evidente però che, prima del caos pandemico, l'attenzione verso i treni internazionali era tornata su livelli alti e non escludiamo che, a emergenza finita, questi progetti internazionali possano tornare in auge come meriterebbero. Anche perché bisognerà considerare come e in quanto tempo si riprenderà il traffico aereo. Un vettore, quello, che rischia di risentire più di tutti di questo annus horribilis fatto di perdite infinite e traffici praticamente azzerati.
Per ora, dunque, il nostro flop va a questo.