Una nota durissima quella dell'Associazione “Ferrovia Internazionale Torino-Svizzera ODV” che riportiamo.
"Sabato 31/10/2020, con nostro grande rammarico, abbiamo scoperto che si è proceduto celermente all’inizio dei lavori per la trasformazione del ponte ferroviario tra Gattinara e Romagnano Sesia in un ponte stradale! La Regione Piemonte, con il silenzio assenso dei due Sindaci, ha avviato le opere di trasformazione! Tramonta così la proposta, sostenuta da noi amici del trasporto pubblico, di istituire una navetta ferroviaria tra i due borghi che si affacciano sul fiume Sesia.
E, aspetto ancora più grave, si distrugge così un’importante gronda tra il corridoio Reno Alpi e il corridoio Mediterraneo. Vogliamo ricordare che l’Italia sta investendo circa 8 miliardi di euro per potenziare il corridoio Reno-Alpi, di cui un miliardo tra Novara e Domodossola. Nonostante tutto ciò, di fronte alla possibilità di dare una navetta ferroviaria, le istituzioni locali in poche ore preferiscono trasformare un ponte ferroviario in un ponte stradale!
Chiediamo all’Amministrazione regionale almeno la garanzia scritta di ripristinare la linea ferroviaria al termine dell’emergenza. Chiediamo ai due Sindaci di farsi garanti di questa richiesta. Crediamo sia la minima garanzia di poter riavere un giorno funzionante un patrimonio pubblico lasciatoci da chi un tempo ha avuto una visione del trasporto pubblico più illuminata di oggi.
L’Associazione “Ferrovia Internazionale Torino – Svizzera” ODV ha chiesto il ripristino delle comunicazioni sul fiume Sesia tramite navetta ferroviaria.
La grave alluvione abbattutasi lungo l’asse del fiume Sesia, lo scorso 2 ottobre 2020, ha paralizzato il sistema di comunicazioni tra le due sponde tra Gattinara e Romagnano. Per ovviare, in tempi rapidi, a questo blocco viario, l’Associazione Ferrovia Internazionale Torino - Svizzera (Afits) ha chiesto alle istituzioni di ripristinare il collegamento ferroviario fra i due comuni posti nelle province di Novara e Vercelli.
Grazie a una navetta ferroviaria, in pochi minuti e in piena sicurezza, sarebbe stato garantito il transito di pendolari e studenti da una parte all’altra del fiume. L’istituzione di questa navetta poteva essere fatta in tempi limitati e senza costi di rilievo: sarebbero stati sufficienti 4 corse di automotrici a spola, al mattino e alla sera, a orario cadenzato.
Riteniamo che la proposta di trasferire l’attuale traffico stradale sul viadotto ferroviario sia economicamente più dispendiosa e dai tempi di realizzazione più lunghi. Inoltre questa soluzione comprometterebbe in modo definitivo il ripristino dell’intera linea ferroviaria Santhià-Arona.
Questa linea ferroviaria, attualmente sospesa, consentirebbe un valido collegamento internazionale tra il nord Europa, il Piemonte e la Francia. Per questo motivo l’AFITS si sta battendo da anni, perché sia riaperta. A tutto ciò va aggiunto che, presso l’impianto ferroviario di Romagnano Sesia, sono presenti 4 movimenti merci settimanali per rifornire uno stabilimento di una multinazionale della carta. Questi treni, oltre a quelli storici di Fondazione FS da e per Varallo Sesia, rendono l’impianto attivo proprio sul tratto su cui si vorrebbe intervenire per risolvere il blocco viario.
In sintesi, per risolvere un danno si rischia di procurarne uno maggiore: qualsiasi modifica al viadotto ferroviario comprometterebbe i servizi in essere e il futuro ripristino dell’intera linea ferroviaria. Il presidente di Afits Achille Chiari dichiara inoltre: “Non comprendiamo le motivazioni che non hanno permesso ad oggi la attivazione di una navetta ferroviaria tra Romagnano e Gattinara. Ancora una volta questa vicenda dimostra che il Piemonte ha delle importanti infrastrutture ferroviarie in stato di abbandono. La linea Arona-Santhià è un naturale collegamento internazionale tra il corridoio Reno-Alpi e il corridoio mediterraneo”.
Associazione “Ferrovia Internazionale Torino-Svizzera ODV”
Coordinamento “Mobilità Integrata e Sostenibile”