Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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Partiamo!

FLOP – Mancati soldi alle aziende di TPL

Dal divano di casa nostra tutto è più facile: è facile vincere una partita della Nazionale, è facile fare il giro veloce su una F1, è facile sistemare il sistema pensionistico, è facile gestire una Pandemia. Nella realtà è ben diverso: tutto è molto più complicato di quanto sembri da casa.

Fatta questa doverosa premessa, uno degli aspetti dove probabilmente il Governo ha cincischiato più del dovuto è stato l'adeguamento del TPL ai nuovi standard di trasporto per questa pandemia. Con il risultato che ad ottobre la situazione erano più o meno la stessa dell'estate, quando qualcuno aveva detto che il virus era “clinicamente morto”. Ora viaggiamo a 30mila nuovi positivi al giorno e un nuovo lockdown è dietro l'angolo.

A formalizzare questo stallo ci hanno pensato gli assessori ai trasporti di alcune regioni del Nord Italia.

”Non è ancora stato approvato il decreto attuativo per il riparto dell’anticipazione dei primi 150 milioni sui 300 milioni di risorse stanziate dallo Stato. Per i servizi aggiuntivi, dunque, non è ancora arrivato un euro”. E ancora: “Le azioni per potenziare il trasporto sono state attivate nelle varie Regioni in assenza di un contributo governativo, che ci auguriamo possa arrivare quanto prima. È gravissimo che il presidente del Consiglio e il ministro competente cerchino di scaricare le proprie responsabilità sulle Regioni”.

Ecco, dall'esterno (quindi, ripetiamo implicitamente il discorso delle prime righe del flop) su questo punto si poteva e si doveva fare di più. Anche perché, parte dei nuovi contagi sono arrivati anche dai mezzi di trasporto strapieni di settembre e inizio ottobre, quando ancora gran parte della popolazione si comportava più o meno come se niente stesse succedendo.

Il nostro flop va in questa direzione. Sperando che ci sia tempo per migliorare la situazione del TPL, visto che con la pandemia dovremo conviverci ancora per un bel po'.

TOP – Nuovi treni in Sardegna

Barlumi di normalità. Anche per questo abbiamo voluto questo top che ci riporta, per un attimo, a quando i problemi erano un treno in ritardo o la soppressione di una corsa. Durante la settimana si è tenuto il primo viaggio dei nuovi convogli ATR 220 in Sardegna; una regione che, come è ben noto, non è proprio il top per quanto riguarda il trasporto regionale ferroviario.

Il primo treno effettuato col nuovo treno è stato il Regionale 12964 da Cagliari a Carbonia.

Tutto bene, tutto liscio, anche se, per il momento, grossi commenti dagli utenti non sono stati ricevuti dalla redazione.

Zitta zitta, un'altra piccola rivoluzione è iniziata anche in Sardegna. Nell'isola si prevede nei prossimi anni l'esercizio di parecchi nuovi treni di diversa tipologia. Il passo successivo sarebbe bene arrivasse dall'infrastruttura che, salvo rare eccezioni, rimane quella dei tempi di Adamo ed Eva.

Nel 2020 sarebbe ora di pensare a qualcosa di migliore. Ne riparleremo, intanto top ai nuovi treni.

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