“Ci vogliono decisioni urgenti e azioni anti contagio non solo per gli autobus, ma anche nel trasporto ferroviario regionale, per rendere più sicuri i pendolari, sia lavoratori che studenti”.

Questo l’appello del portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima Maurizio Da Re al neo assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli secondo quanto riportato da Valdarno24.it.

“Non solo gli autobus ma anche i treni regionali devono essere portati al 50% della capienza – afferma – e vanno convinti i sindaci, gli enti pubblici e le aziende private per un nuovo e maggiore ricorso allo smart working dei lavoratori, così da ridurre la mobilità e l’uso del trasporto pubblico nelle ore di punta”.

Da Re aggiunge che è altrettanto importante rivedere con RFI e Trenitalia la programmazione dei treni nelle ore di punta del mattino e del pomeriggio, perché ci siano più corse e maggiore puntualità, e allo stesso tempo “cercare di acquistare nuovi treni sul mercato, modificando il contratto di servizio con Trenitalia. Occorre agire subito con azioni anti contagio concrete – conclude il portavoce – invece di pensare a grandi opere infrastrutturali, come la TAV di Firenze, un’opera che non serve ai pendolari toscani, così come è stato dimostrato più volte”.

Su quest'ultimo punto, tuttavia, non possiamo concordare. Non esistono solo i pendolari toscani e come se non bastasse chiunque conosca il nodo di Firenze sa bene che qualsiasi treno viene rallentato, tanto quelli AV quanto quelli regionali. Non sono rari gli episodi di convogli che arrivano in anticipo a Firenze per ripartire in ritardo, vittime di mille incroci "a raso".

Se i pendolari vogliono essere ascoltati nelle loro giuste osservazioni non possono e non devono dimenticare che esistono anche altri viaggiatori le cui esigenze sono pari alle loro. Le guerre tra poveri non servono, quindi ben vengano investimenti nei trasporti regionali così come ben venga una riqualificazione del nodo di Firenze con la realizzazione della stazione Foster. Perché se si è in grado di non lasciarsi prevaricare dai propri interessi ci si rende immediatamente conto che una cosa non è possibile senza l'altra. 

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