L’associazione Transdolomites ha incaricato lo Studio tecnico IBV Hüsler AG di Zurigo di studiare il collegamento ferroviario fra Trento e Penia, la cosiddetta "Ferrovia delle Valli dell'Avisio".
L’obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione sulla possibilità di investimento in mobilità pubblica sostenibile, cogliendo così i vantaggi di un turismo crescente senza compromettere l’ambiente alpino e lo stile di vita dei residenti.
L’aumentare dei turisti nelle valli Fiemme e Fassa se da un lato porta indubbi benefici economici, dall’altro, se non gestita con un approccio pragmatico e strategico, rischia di compromettere lo stato di salute della montagna. Il tema della mobilità è quindi cruciale per le amministrazioni pubbliche, che oggi necessitano individuare un nuovo modello di mobilità sostenibile e di utilizzo delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti locali.
Da anni l’associazione Transdolomites si è attivata con lo scopo di promuovere la progettazione e la realizzazione del “Treno dell’Avisio”, dal nome del fiume che percorre le tre valli Fassa, Fiemme e Cembra, come opera in grado di intercettare le future esigenze di mobilità.
“La ferrovia che dovrebbe collegare Trento a Penia - scrive Massimo Girardi, presidente dell'associazione Transdolomites - rappresenta l’alternativa alla mobilità locale con un moderno sistema di trasporto pubblico complementare alla macchina privata, pensato sia per pendolari che per turisti”.
Grazie alla disponibilità economica proveniente dalla raccolta di fondi degli scorsi mesi, l’Associazione ha così incaricato lo studio svizzero IBV Hüsler AG alla valutazione della fattibilità del progetto per determinarne la base del finanziamento pubblico necessario ai fini della sua realizzazione. Previsti almeno sette mesi di lavoro per il completamento dello studio che richiederà un impegno economico di più di 24 mila euro, all’interno del quale verranno analizzati costi e benefici dell’opera, prendendo in considerazioni anche i tratti ferroviari già presenti, attivi o in disuso. I risultati dello studio saranno poi presentati, nel 2021, a investitori, istituzioni e nelle valli interessate.