“La nuova gara per l’acquisto di nuovi treni per le metro A e B sarà bandita entro la fine dell'anno”.

È quanto comunicato dall’assessore capitolino ai Trasporti, Pietro Calabrese, durante l’ultima riunione della commissione capitolina Mobilità, dedicata all’utilizzo di 425 milioni di euro per l’ammodernamento delle linee A e B e all’acquisto dei nuovi treni. Ricordiamo che, l’ultima gara bandita nel 2019, è andata deserta (Metropolitane, niente nuovi treni per le linee A e B di Roma).

“Il capitolato - ha spiegato Calabrese - prevedeva 134 milioni per la fornitura di 2 treni per la linea A e 12 della linea B. Tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 i confronti con il Mit hanno portato alla necessità di aggiungere 6 treni alla previsione iniziale, anche in considerazione del futuro avvio di una campagna di revisione straordinaria dei treni in esercizio che toglierà i convogli dai binari per procedere alla loro manutenzione.

Proprio in merito alla revisione generale dei treni voglio ricordare che è stata effettuata, anche in questo caso, una gara per la manutenzione straordinaria di 51 treni che però sarà ripubblicata a fine ottobre perché nel primo bando l'offerta condizionata è stata ritenuta non ammissibile da Atac”.

Nel corso della seduta di commissione, i tecnici hanno poi fornito spiegazioni sui motivi per cui la gara pubblica è finita in un nulla di fatto. “Ci siamo resi conto nell’interlocuzione con l’unico partecipante, CAF, che c’era una questione legata al sistema Atp che gestisce la sicurezza sui treni” ha spiegato Alberto Di Lorenzo, a capo della direzione Programmazione e attuazione dei piani di mobilità.

Alstom, l’azienda che ne ha acquisito la proprietà, ha ritenuto con una decisione condivisibile, di aggiornare questo sistema agli standard di sicurezza oggi in vigore, essendo l’Atp un sistema vetusto. Questo implica una revisione degli atti di gara e un maggiore tempo che dovremo dare agli offerenti per l'omologazione del sistema stesso, che passerà quindi da 12 a 36 mesi. Di questo abbiamo informato il Mit che ha preso atto e condiviso la procedura”.

Oltre ai 134 milioni per i convogli, i 425 milioni - utilizzabili dal Comune sulla base della convenzione firmata a gennaio 2019 - saranno così ripartiti e utilizzati: 98 milioni per interventi di adeguamento di banchine e gallerie, in particolar modo per la loro impermeabilizzazione, 4,6 milioni per il 'telecomando' della linea A, 69 per interventi all’alimentazione elettrica antincendio, 16 per la parte idrica, 66 per la revisione generale dei treni, 36 per il rinnovo dell'armamento tra Anagnina e Ottaviano.

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