Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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Partiamo!

TOP - Potenziamento Roma - Pescara

Nonostante le due città non siano così terribilmente lontane da loro, l'assenza di un servizio ferroviario degno di questo nome le ha rese in realtà lontanissime. Roma e Pescara, però, presto potrebbero avvicinarsi moltissimo grazie al nuovo progetto di fattibilità pubblicato in settimana presentato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a conclusione del lavoro congiunto di MIT, RFI, Regione Lazio e Regione Abruzzo.

"Ed era l'ora" verrebbe da dire, visto che al momento tra le due città servono 3 ore e 20 minuti col treno. Una volta potenziata, la nuova infrastruttura permetterà di "velocizzare il tragitto con tempi di percorrenza a 1 ora e 59 minuti. Anche Avezzano-Roma scenderà a 50 minuti contro gli attuali 90 minuti.
La Pescara-Sulmona sarà percorribile in 40 minuti con una frequenza di corse ogni 30 minuti e servizi suburbani fino a Torre de’ Passeri, con conseguente potenziamento dei collegamenti dell’area metropolitana allargata Pescara-Chieti.

Saranno inoltre velocizzati anche i collegamenti tra L’Aquila e Pescara, grazie alla velocizzazione della bretella con Sulmona".

Un progetto ambizioso, che sbugiarda (una volta tanto...) chi ritiene che tutte le risorse disponibili vadano esclusivamente alla redditizia rete ad Alta Velocità.
E si tratterebbe anche della rivincita del sistema-treno! La scarsità del servizio ferroviario ha fatto sì che i collegamenti di successo tra Roma, Pescara e le tante località importanti intermedie sia appannaggio quasi esclusivo degli autobus.

Questo è un top bello e buono, seppur puramente "sulla fiducia". Speriamo infatti che alle belle parole (a cui siamo purtroppo abituati) corrisponda anche un effettivo avvio dell'iter per l'inizio dei lavori.

Nel top, però, vogliamo assegnare anche un Flop che "appioppiamo" a chi ha permesso che questa linea che una volta vedeva Intercity con gli ETR 220 o con i Caimano e le Gran Confort si sia ridotta così. Una vergogna senza pari.

FLOP - Nodo di Firenze

Riportiamo pari pari quanto a inizio anno si diceva riguardo al nodo di Firenze e alla stazione sotterranea Foster: “Entro l’autunno Ferrovie aveva individuato un percorso per riaprire il cantiere e così sarà”. Sappiamo bene che nel mezzo c'è stata una Pandemia, però è anche vero che tra fine agosto e per buona parte di settembre, la Pandemia sembrava sotto controllo e in molti ambiti abbiamo assistito a una ripartenza.

Sulla "Foster", invece, è sceso un silenzio imbarazzante. Visto quanto sta succedendo in questi giorni con la seconda ondata, siamo ahimè certi che niente cambierà anche nelle prossime settimane.

Ed è una vergogna che un'infrastruttura così importante come il nodo di Firenze sia stata, negli anni, gestita con una tale approssimazione e superficialità.

Vedere Frecciarossa e Italo che entrano lentamente tra gli scambi di Firenze Santa Maria Novella o che arrivano in anticipo per poi ripartire in ritardo, ricorda quelli che in autostrada sfrecciano a 250 all'ora ma poi fanno mezz'ora di fila per pagare coi contanti al casello, senza avere il Telepass. Uno scenario anacronistico che speriamo presto di vedere risolto con una stazione passante all'altezza del servizio AV. 

Quindi un gran flop, senza se e senza ma.

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