Ci sono macchine che nascono bene, altre, invece, che evidentemente riescono meno.

Una che potrebbe finire presto nel secondo gruppo è la Škoda 109E, meglio conosciuta come Gruppo 380 in Cechia, 381 in Slovacchia e 102 in Germania.

Il solo paese dove sembra andare senza problemi e avere un futuro davanti a sé è il secondo, con le uniche due 381 acquistate da ZSSK che sono utilizzate con treni reversibili sulle rotte Kúty - Bratislava - Nové Zámky e Bratislava - Leopoldov.

Meno bene stanno andando invece le 102 di DB Regio. Sono state acquistate nel 2013 in sei esemplari per effettuare i regionali da 200 km/h tra Monaco e Norimberga ma a causa di persistenti problemi di interferenze con i sistemi di terra non sono ancora entrate in servizio regolare e sono tuttora in prova sul circuito di Velim, in Repubblica Ceca.

Quelle che funzionano ma che probabilmente avranno un cambio di utilizzo radicale delineatosi in questi giorni sono infine proprio quelle di České dráhy.

Secondo quanto riportato da diversi media dell'est Europa le venti locomotive del Gruppo 380 potrebbero presto cambiare proprietario. Le ferrovie ceche starebbero infatti iniziando a sondare il mercato per vedere se sia possibile trovare un nuovo titolare o un operatore che le noleggi a lungo termine.

Per agevolare ciò hanno inviato una proposta a una serie di compagnie merci tra le quali anche la nazionale ČD Cargo che però al momento, pur riconoscendo che queste macchine potrebbero tornare utili, non ha ancora espresso parere favorevole.

Le motivazioni di questa ipotesi di cessione sono diverse. České dráhy vuole innanzitutto unificare il parco mezzi e per farlo ha deciso di puntare su altri produttori.
In secondo luogo le macchine non sono mai potute entrare nei paesi vicini garantendo una vera interoperabilità a causa della mancanza delle autorizzazioni. Il processo per ottenerle, tra l'altro, è stato così lungo che nel frattempo le norme sulle stesse sono cambiate, rendendo di fatto le locomotive utilizzabili solo in servizio interno.

Come se non bastasse Škoda è stata coinvolta in una controversia giudiziaria a lungo termine con le ferrovie ceche che si è risolta in favore del produttore ma che ha portato alla fine il prezzo di una locomotiva a crescere da 135 milioni di corone ceche a 170 milioni.

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