La Svizzera è pronta a stanziare 14,4 miliardi di franchi per il mantenimento e l’ammodernamento della sua rete ferroviaria.
È questo il limite di spesa che il Consiglio nazionale è d’accordo di investire nel periodo 2021-2024, conformemente a quanto chiesto dal Consiglio federale. Ulteriori 300 milioni saranno destinati al traffico merci. Attesa la pronuncia del Consiglio degli Stati. Il credito di oltre 14 miliardi verrà impiegato per risanare sezioni di binario, ponti, segnali e stazioni.
I fondi supplementari rispetto al quadriennio in corso serviranno anche per adeguare l’infrastruttura ai requisiti della legge sui disabili e della protezione dell’ambiente e della natura, ma pure per aumentare la disponibilità e la qualità della rete e stabilizzare così il traffico ferroviario.
“L’infrastruttura ferroviaria in Svizzera è in buone condizioni, ma l'aumento dei crediti è necessario per mantenere un elevato livello di qualità”, ha detto Daniel Brélaz a nome della commissione. A suo avviso, nonostante la situazione finanziaria delicata della Confederazione in seguito alla crisi del Covid-19, una riduzione non si giustifica.
Più in dettaglio, circa 7,6 miliardi saranno destinati alle FFS e 5,9 miliardi alle altre imprese ferroviarie. Altri 300 milioni finiranno in una riserva da destinare a spese imprevedibili, come i danni causati da eventi naturali. Nel limite di spesa sono inoltre compresi circa 500 milioni di franchi per la cosiddetta gestione di compiti sistemici, come l’informazione alla clientela e il sistema di controllo della marcia dei treni.
Il Consiglio Nazionale si è anche detto favorevole a destinare 300 milioni al traffico merci. Questi fondi verranno utilizzati per contributi d’investimento agli impianti privati allo scopo di promuovere il traffico merci su rotaia e il trasferimento su ferrovia del traffico attraverso le Alpi.


