C'è una linea nel centro Italia che sta per cambiare radicalmente volto.
Si tratta della Civitanova-Albacina, che in questi giorni sta vedendo importanti lavori propedeutici all'elettrificazione che dovrebbero essere completati entro l'anno prossimo.
Il passaggio successivo sarà quindi il cantiere per l'elettrificazione vera e propria, che vale da sola 70 milioni di euro, inseriti nel programma pluriennale di investimenti di RFI.
"E uno dei progetti più importanti di upgrade infrastrutturale nelle Marche — dice la stessa RFI tramite le colonne del Corriere Adriatico — e per questa ragione stiamo profondendo tantissime risorse in termini di persone e fondi. L'elettrificazione della tratta è oggetto di una convenzione tra RFI e Regione, che prevede due tranche di finanziamento: una da 40 milioni, erogata nel 2018 e una da 70 milioni. In questo secondo caso, non sono ancora erogati, ma si prevede che ciò venga fatto nel 2021".
I lavori propedeutici intanto vanno avanti e come già scritto in news passate prevedono l'adeguamento della sagoma di otto gallerie - Cincinelli, Convitto, San Giuseppe, Bura, Artificiale, Maricella, Cancellotti e Gesso - e adeguamenti anche nelle stazioni, con la realizzazione di sottopassi e marciapiedi alti per favorire l'accessibilità al treno.
A tal proposito risultano già completati gli impianti di Morrovalle e Corridonia, mentre sono in corso i lavori in quelle di Tolentino e San Severino Marche. Nel 2021, poi, partiranno i cantieri a Montecosaro, Castelraimondo, Matelica e Urbisaglia.
Stando a RFI "nella seconda tranche del progetto, i lavori consisteranno nella realizzazione di tre sottostazioni elettriche e di tutto l'impianto di trazione elettrica", il che significherà inevitabilmente la fine per i mezzi Diesel che attualmente circolano sulla linea che saranno spostati altrove. Un passaggio decisamente green per una regione attenta all'impatto ambientale.
Secondo le stime sempre di RFI, i primi treni elettrici circoleranno tra il 2024 ed il 2025 con un ritardo di circa un anno sul cronoprogramma a causa ovviamente del Coronavirus.
Il lavoro porterà con sé anche la soppressione dei passaggi a livello presenti sulla tratta. Nella regione ce ne sono ancora 71, 42 dei quali sulla Civitanova-Albacina, destinati ad avere però una vita piuttosto breve.


