In ferrovia se ne vedono tante, ma di non sapere a chi appartiene un treno non ci era mai capitato.
Eppure una vicenda simile, ai limiti dell'assurdo, accade in Umbria.
I quattro treni "Pintoricchio" analoghi ai Minuetto di Trenitalia, oltre ad essere costati 16 milioni e a non essere praticamente mai stati utilizzati, ora sono anche senza proprietario.
Questo quanto emerso in consiglio regionale, durante il question time. I convogli, consegnati nel 2008, non sarebbero né della Regione né di Umbria Mobilità, almeno secondo quanto assicura l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche.
La consigliera della Lega Francesca Peppucci ha interrogato proprio Melasecche per conoscere gli “intendimenti della giunta in merito agli elettrotreni Minuetto acquistati dalla Regione Umbria e non utilizzati”. In particolare ha chiesto di sapere “i motivi del mancato utilizzo degli elettrotreni, se sussistono profili di danno erariale e quali azioni intende mettere in campo per evitare il perdurare di questa condizione di spreco”.
Come si ricorderà, i convogli hanno funzionato sporadicamente in alcuni tratti nazionali con alcune puntate anche a Roma via Direttissima ma praticamente mai sulla rete FCU. In seguito sono stati abbandonati nel deposito di Umbertide e nel tempo sono stati messi a dura prova dagli agenti atmosferici e dai vandali.
Melasecche nella sua risposta ha detto che la giunta “ha in animo di rimettere in esercizio i treni Minuetto nell’ambito dell’imminente affidamento dei servizi ferroviari oppure di portarli a patrimonio regionale formalizzando l’acquisizione e la messa a disposizione di uno dei gestori dei servizi ferroviari regionali”, cosa che comunque viene dopo l'aver risolto il problema della proprietà.
“C’è un giallo sui Minuetto”, conferma Melasecche, “perché dopo l’acquisto del 2006 c’è una situazione di incertezza nei vari passaggi di questi anni. Le risorse per acquisto erano già in dotazione della FCU e la Regione procedeva con atti di autorizzazione allo svincolo delle somme per procedere ai pagamenti. Dal 2007 FCU srl ha riversato le risorse rimaste nella propria disponibilità alla tesoreria regionale.
Da quel momento la Regione ha provveduto al trasferimento a FCU ogni qual volta c’era qualcosa da pagare. Nel 2009 la Giunta ha approvato il rinnovo del contratto di programma tra Regione e FCU per gli investimenti all’interno del quale per i Minuetto era previsto che la FCU si impegnava a cedere a zero i mezzi alla Regione. Questo veniva riportato anche nel contratto di programma del 2011 a seguito del subentro di Umbria tpl e mobilita. Ad oggi non risulta ancora effettuato alcun trasferimento dei Minuetto al patrimonio regionale.
Al momento, incredibile, non risultano in proprietà né della Regione né di Umbria Tpl e Mobilità. Questo è uno dei temi caldi ai quali stiamo lavorando, perché è una delle situazioni lasciate in sospeso in questi anni a cui cercheremo di mettere mano quanto prima”, ha concluso l’assessore.
Foto di Di Matteo David - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31307666