L’Emilia Romagna sta “sottovalutando” l’affollamento sui treni regionali.

A lanciare l’allarme sono le segreterie regionali dei sindacati dei trasporti (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Af, Fast-Confsal e Orsa) che puntano il dito contro l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, e si dicono pronti a “mettere in campo qualsiasi azione idonea a tutela dei lavoratori”. Proseguono i sindacati: “In previsione dell’autunno e della riapertura delle scuole, è palese la mancanza di analisi e la sottovalutazione di quanto sta succedendo attualmente con treni affollati, persone in piedi e molte senza mascherina sia nei treni che nelle stazioni. Non vorremmo che passasse consciamente il messaggio che il rispetto delle norme anti-Covid, sicurezza e prevenzione al contagio non fossero impegni imprescindibili: qualsiasi utente del trasporto ferroviario in Emilia Romagna deve viaggiare al sicuro e non essere esposto a possibili contagi”.

Per questo, insistono i sindacati, “chiediamo per l'ennesima volta che vengano adottate le necessarie misure per evitare il ripetersi di tali situazioni, a tutela dei lavoratori e dei passeggeri. Nelle stazioni ferroviarie devono essere adottate soluzioni affinché ci sia il filtro dei flussi di passeggeri con la verifica dell’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e la verifica del possesso del titolo di viaggio”.

I sindacati invocano dunque “scelte concrete da parte delle Prefetture e da parte della Regione Emilia Romagna, adeguate allo scenario presente”, anche perché “è necessario che le aziende coinvolte adottino tutte le misure massime per limitare il diffondersi del contagio e del panico, nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”. Per questo i sindacati ci tengono a sottolineare “le gravissime ripercussioni derivanti da una tale situazione, tenendo anche conto che già si sono verificati eventi analoghi nei mesi passati”, avvisando che “il ripetersi di ciò non è più accettabile”. Per questo i sindacati “non esiteranno a mettere in campo qualsiasi azione idonea a tutela dei lavoratori”.

Risponde l’assessore Corsini: “Mai come quest’anno abbiamo garantito un potenziamento di questa portata dei treni regionali. E non lo dico io, ma sono i numeri che parlano chiaro: 62 convogli in più messi a disposizione solo nei prossimi due week-end, proprio per sostenere, in sicurezza e con la garanzia del rispetto delle regole anti-Covid, le esigenze di mobilità dei tanti turisti che stanno, per fortuna, affollando in questi giorni la nostra Riviera”.

“E restando sempre ai numeri - prosegue l’assessore-, lo scorso anno nei fine settimana d’agosto i treni viaggiavano al 90% dei posti a sedere occupati. Ora, con un numero di passeggeri praticamente uguale (circa 140mila) viaggiano al 73% della loro capacità (dati medi del week-end). Non ci vuol molto a capire che i posti a disposizione sono aumentati in modo considerevole”.

“È ovvio che possono esserci stati momenti, su particolari convogli, di maggiore affollamento- spiega Corsini - ma, nonostante questo, non abbiamo mai riscontrato problemi per la sicurezza dei passeggeri e del personale. E poi, proprio perché vogliamo mantenere un alto standard del servizio, lavoriamo ogni giorno in sinergia con Trenitalia Tper per monitorare costantemente le presenze in Riviera e programmare così in tempo reale il numero dei convogli necessari a garantire un viaggio sicuro e sereno”.

“Francamente - prosegue l’assessore - faccio fatica a capire il merito della questione e i toni che hanno usato i sindacati nel porre, legittimamente, le loro ragioni. E questo per diverse ragioni: perché abbiamo messo in campo un impegno importante, perché i lavoratori non hanno perso un giorno di stipendio, perché il trasporto pubblico ha sempre garantito la mobilità anche durante il lockdown, perché sono state messe a punto in tempi record tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza, dagli igienizzanti alla segnaletica, dalle informazioni puntuali al monitoraggio”.

“E mi pare- conclude Corsini - che si possa dire, con tutta onestà, che il sistema abbia retto bene e senza criticità. E attraversando, si badi bene, una fase critica di dimensioni enormi, come non mai era accaduto dal dopoguerra ad oggi. Questi sono i fatti, e il nostro lavoro è sempre stato finalizzato a risolvere i problemi e garantire qualità al servizio. Le polemiche? Si risponde con i fatti, come stiamo facendo”.

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