“Nessuna patologia, l’autopsia conferma la morte in seguito all'investimento del treno”.
Il procuratore di Lodi incaricato dell’inchiesta sulla morte della giovane travolta da un convoglio nei pressi di Maleo, ha avuto le risposte che si aspettava. La trentaquattrenne di Pizzighettone non aveva patologie e a Ferragosto non ha accusato malori, mentre impegnava i binari al passaggio a livello, dove è stata travolta da un treno Vivalto. Ricordiamo che le sbarre sono state trovate alzate e intatte. “Dall'autopsia è stato chiarito che la morte è sopraggiunta come conseguenza dell’investimento” insiste.
Il procuratore ha ribadito per giorni che, ai fini della ricostruzione della dinamica, l’esame, eseguito ieri presso la Medicina legale di Pavia, era comunque accessorio rispetto alle deposizioni dei testimoni oculari. Ora, quindi, da una parte resta la Procura, che indaga per omicidio colposo contro ignoti, e dall'altra il dolore di una famiglia secondo la quale la giovane mai avrebbe potuto tenere un comportamento irresponsabile.
Ferrovie dello Stato dal canto suo ha dichiarato: “Nessuna anomalia al passaggio a livello”.


