Continuano a registrarsi scontati episodi di treni affollati, con persone in piedi e alcune senza mascherine.
L'ultimo ieri a Battipaglia con il convoglio regionale da Cosenza a Napoli che è stato fermato facendo scendere i viaggiatori oltre la capienza consentita.
A bordo del treno, tra i tantissimi viaggiatori, c'era anche un magistrato della Corte d’Appello di Napoli. "Non ho trovato posto su un Frecciarossa perché il numero dei passeggeri prenotati non consentiva ulteriori viaggiatori – racconta il giudice - Allora ho preso un biglietto di un regionale. Ma appena salito alla stazione di Vallo della Lucania scalo, ho trovato il convoglio pieno di persone, molte in piedi e alcuni senza mascherina.
Ho chiesto ai passeggeri perché fossero in piedi e mi hanno risposto che non c’erano posti a sedere. Per accertare quanto riferitomi, ho percorso tutte le carrozze, scoprendo che avevano ragione".
Il Magistrato ha poi cerca il personale Trenitalia a bordo treno per chiedere spiegazioni, quindi, vista la situazione, ha avvertito un suo collega in procura che ha chiamato la questura.
"Il treno si è fermato alla stazione di Battipaglia e il megafono ha annunciato che le persone in sovrannumero rispetto ai posti disponibili dovevano scendere e che ci sarebbero state delle navette ad attenderle. Siamo scesi circa un centinaio e il pullman si è subito riempito, lasciando tanti di noi a terra. Per non attendere un’altra navetta, chissà quando sarebbe arrivata, ho preso un taxi per raggiungere Salerno".
Il magistrato poi sottolinea: "Non capisco perché sui Frecciarossa si rispettino le norme anticovid e sui Regionali no? Chi paga di meno non ha gli stessi diritti per la sicurezza? In più, Trenitalia, nel momento in cui mi ha venduto il biglietto, deve garantirmi che io possa fare un viaggio al sicuro e non essere esposto a possibili contagi. E, invece, non c’è mappatura dei posti, non ci sono controlli anticovid che prevedono come obbligatorio il non assembramento e l’indossare la mascherina".
Da qui poi, il magistrato annuncia: "Presenterò un esposto contro Trenitalia e chiederò il risarcimento danni per il percolo al quale io, come del resto gli altri viaggiatori, siamo stati esposti".


