Dopo il caso di ieri del Piemonte ne arriva uno analogo oggi anche da Pisa.

Sul Regionale 3010 per Firenze delle 11.32, accalcati nei corridoi, sulle scale e di fronte agli ingressi arrivano ad esserci quasi 200 passeggeri in più rispetto a quanto consentito dalle norme per il distanziamento anti-Covid.

Secondo quanto riportato da la Repubblica, a quel punto il capotreno decide di ritardare la partenza per fare verifiche. Intanto cresce inevitabilmente il nervosismo tra i passeggeri ed è lo stesso personale delle Ferrovie a chiamare la Polfer, che interviene subito.

Si trovano decine di utenti senza biglietto che vengono fatti scendere. Così si ripristina il corretto numero di viaggiatori e il treno può ripartire. Resta il dubbio su come sia stato possibile affollare in quel modo le carrozze quando i biglietti e i posti sono contingentati già al momento dell'acquisto ma su questo intervengono da FS.

Non si è trattato di una falla nel sistema informatico ma di un disguido che sta capitando in mezza Italia specie in questi giorni di vacanza. Sui treni regionali salgono non solo tanti senza biglietto ma anche utenti con tagliandi per la stessa tratta ma in orari diversi della giornata, specie nelle ore di punta. E così si genera il sovraffollamento.

"Noi facciamo il possibile, arriviamo anche a non far partire i treni quando si verificano casi del genere. Ma occorre collaborazione da parte dell'utenza", dicono dalle Ferrovie.

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