La montagna viene presa d'assalto a Ferragosto e i treni non bastano per tutti.

A darne conto è la Repubblica, secondo la quale ieri mattina diversi passeggeri sono stati fatti scendere dai treni diretti a Bardonecchia perché le carrozze erano troppo affollate e non era possibile rispettare il distanziamento sociale richiesto dalle norme anticontagio che prevedono di poter occupare i sedili alternando un posto vuoto a uno pieno.

Alla stazione di Alpignano c'erano circa 300 persone in attesa di poter ripartire per la montagna sui treni della linea SFM3 Torino-Modane tra il malcontento generale. Trenitalia ha messo a disposizione dei passeggeri rimasti a piedi alcuni bus sostitutivi ma anche quelli si sono riempiti in fretta.

Ovvie le lamentele di chi era sul posto che ha accusato la compagnia ferroviaria di scarsa organizzazione visto che sarebbe stato prevedibile ipotizzare un Ferragosto fuori porta sulle montagne.

Noi invece andiamo controcorrente chiedendoci se era proprio necessario andare a fare scampagnate in un momento i cui i contagi stanno risalendo in modo molto convinto. Forse sarebbe stato più intelligente rimanere a casa propria e passare un Ferragosto tranquillo.

Se per un anno si fossero evitate le "tuttate" non sarebbe morto nessuno. Del contrario non siamo sicuri.

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