La bella notizia nel martoriato sistema dei trasporti molisani si trasforma in un boomerang che "offende letteralmente questa Regione" e i molisani.
Così i sindacati dei trasporti commentano i ritardi di questi primi giorni della rinata Campobasso-Termoli.
Evidentemente, affermano, rimangono "problematiche presumibilmente strutturali e non occasionali" - rete, infrastrutture, materiale rotabile - ancora non adeguati a quella tratta. Il risultato è che quella che doveva essere una festa per al ripartenza è diventato un evento "indigesto".
Ora - concludono i sindacati - è probabile il solito rimpallo tra RFI e Trenitalia, "entrambe responsabili di aver contributo a generare questa pessima figura mettendo peraltro in cattiva luce anche i tanti lavoratori delle due imprese ferroviarie che invece si sono messi a completa disposizione per assicurare il ripristino del servizio nei tempi concordati con la Regione".
Le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti auspicano che nella annunciata riunione con la Regione "vengano immediatamente chiarite le responsabilità ed individuati i correttivi" ed evitata una nuova chiusura della tratta.
Chiusura che però non viene affatto esclusa dalla Regione Molise per bocca dell'assessore Pallante. "Chiediamo scusa ai viaggiatori, pur non essendo responsabili dei disguidi e dei disservizi - ha detto nella giornata di ieri -. Naturalmente stiamo verificando eventuali addebiti contrattuali e il rimborso di chi ha pagato il biglietto", ha aggiunto.
"Con il nuovo anno scolastico, le corse delle 6 (da Termoli e da Campobasso) erano pensate come alternativa all'autobus per gli studenti di Casacalenda, Latino e dell'hinterland. I tempi preventivati, un'ora e 50, giustificano una levataccia. Ma non certo l'arrivo a destinazione mentre è in corso la terza ora di lezione. La linea ferroviaria da e per Termoli ha motivo di esistere se il treno arriva in tempo utile", ribadisce Pallante.
Altrimenti il destino è segnato, si tornerà al servizio sostitutivo su gomma.


