Tre milioni di Euro di ricavi in fumo.

Questo secondo Il Giornale è il danno subito da Italo a causa del contrordine del Governo sulla fine del distanziamento sociale sui treni, considerando le cancellazioni e i rimborsi che la società privata del trasporto ferroviario si è vista costretta a fare per onorare l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e rispettare i propri passeggeri.

Se Trenitalia in qualche modo di è salvata, non dovendo cancellare alcun collegamento, Italo ha invece spiegato in un comunicato che per «ottemperare a quanto previsto dall'ordinanza emessa improvvisamente» dal ministro della Salute che «reintroduce, con decorrenza immediata, l'obbligo di distanziamento nei treni ad Alta velocità, è stata costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8.000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato».

Conto totale, appunto, 3 milioni persi tra cancellazioni e rimborsi.

Italo ha, infatti, assicurato che si è attivata «per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile e sta lavorando per ridurre al minimo eventuali disagi per i prossimi giorni confidando nella comprensione dei suoi clienti».

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