Proseguono in grande stile le consegne dei Rock di Trenitalia.
Nella mattinata del 23 luglio hanno lasciato lo stabilimento Hitachi Rail Italy (ex AnsaldoBreda) di Pistoia due ETR 521, versione a 5 casse del nuovo elettrotreno regionale, precisamente i complessi numero 041 e numero 042 che hanno mosso i loro primi passi sulla rete nazionale trainati dalla 494 553 di LocoItalia, ora in uso a DB Cargo Italia.
La loro destinazione è il circuito di prova di Bologna San Donato, dove verranno effettuati gli ultimi collaudi prima dell’effettivo ingresso in servizio.
Questo tipo di invii rappresenta anche un ritorno dei carri tipo H a sagoma inglese della società RailAdventure sulla linea Prato - Pistoia, carri che avevamo visto già in composizione agli invii degli AT300 sempre di Hitachi Rail Italy, in entrambi i casi usati come scudo.
Di particolare rilievo in questa circostanza è la presenza della 494 LocoItalia a capo di questi invii. Grazie al modulo last mile che caratterizza questa locomotiva, non è infatti necessaria la presenza di un ulteriore locomotore Diesel per la manovra di uscita dalla fabbrica, indispensabile da quando hanno disalimentato la linea aerea per i lavori di raddoppio tra Pistoia e Montecatini.
Questo rende allo stesso tempo facile vedere un tipo di manovra a cui si è poco abituati, ovvero veder avanzare un locomotore elettrico a pantografi abbassati.
Corposo come sempre il corredo video/fotografico della news.
In apertura il treno completo è in sosta nella stazione di Pistoia mentre subito dopo il video mostra sempre nella medesima stazione l'arrivo del treno in modalità last mile e la la sua ripartenza con alimentazione in presa, verso Prato e quindi Bologna San Donato. Sia foto che video sono opera di Salvatore Romano d'Orsi.
A seguire, invece, c'è la foto di Giovanni Gardenghi alla composizione in transito a Prato Borgonuovo. Nel primo scatto l'autore si focalizza, ovviamente, sulla 494 mentre nel secondo si concentra sulla coda del treno col bel carro RailAdventure e una inquadratura che mostra buona parte del "serpentone" in cammino.
Testo di Salvatore Romano d'Orsi


