Ben 742 treni merci diretti in Europa sono partiti nella prima metà del 2020 dalla provincia orientale cinese dello Jiangsu.
Si tratta del 52,9% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso secondo quanto reso noto oggi dal dipartimento provinciale dei Trasporti.
Come prevedibile le esportazioni sono state danneggiate dallo scoppio dell'epidemia di Coronavirus ma lo Jiangsu, uno dei principali territori della Cina dove si producono forniture per la prevenzione dei contagi, ha reagito rapidamente facendo partire sempre più treni merci e alleggerendo le procedure di sdoganamento per aumentare velocità ed efficienza delle spedizioni.
Stando a quanto reso noto dal dipartimento provinciale cinese, il servizio di trasporto merci su ferro tra la Cina e l'Europa rappresenta ormai un importante canale per stabilizzare il commercio estero in Jiangsu e per la consegna dei materiali necessari a prevenire la diffusione dell'epidemia nel vecchio continente e in Asia centrale.
Un altro dato che fa riflettere è che nel primo trimestre dell'anno sono stati inaugurati 340 collegamenti ferroviari di questo tipo in partenza dallo Jiangsu, con una crescita del 59,3% se considerato su base annua.


