Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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Partiamo!

TOP - Regiojet

Viva i treni internazionali, sempre. Soprattutto se i costi sono alla portata di tutti.

Questo il caso del nuovo RegioJet da Praga per la città croata di Rijeka. Un collegamento tutto nuovo inaugurato in tempi non facilissimi post-pandemia. La cosa più bella? Che è stato già premiato con un enorme successo di pubblico. Nelle prime due settimane, infatti, sono stati venduti oltre 30.000 biglietti

Come mai? Un po', perché il traffico aereo si sta riprendendo più lentamente dei traffici via terra. Un po', per i costi: 22 euro per l'intera tratta su vagone tradizionale, 30 euro per la cuccetta con colazione e wi-fi compresi.

Un prezzo aggressivo, che denota però la possibilità di poter fare ancora nuovi treni internazionali low-cost, anche nel 2020.

Questo treno nasce da una collaborazione tra i paesi attraversati dal collegamento, Croazia e Repubblica Ceca su tutti, che hanno co-partecipato alla nuova relazione.

Siamo felici di assegnargli un top, ma proviamo anche una certa rabbia mista ad invidia. Perché? Provate a vedere cosa è rimasto tra Italia ed il resto d'Europa come collegamenti internazionali. Provate a raggiungere la Croazia o la Repubblica Ceca via treno dal nostro paese.

Ci salva solo la politica internazionale di ÖBB ed in parte quella di FFS, diciamoci la verità, perché altrimenti saremo già tagliati fuori dall'Europa da un pezzo. 

Noi, intanto, il nostro top ce lo spendiamo così!

FLOP - Trenino delle Dolomiti

Parole parole parole, recitava una canzona di Mina. E le parole fine a se stesse, dopo un po', ci annoiano. Nulla di personale con il governatore veneto Zaia: ne parliamo solo perché questa storia l'ha ritirata fuori lui.

Il Trenino delle Dolomiti torna a far parlare di sé sulle pagine di un quotidiano. Zaia, appunto, parla di quattro studi indipendenti su altrettanti tracciati per portare i turisti fino a Cortina. Non solo: ipotizza un collegamento con la Baviera per potenziare (di tantissimo) l'afflusso turistico sulle montagne venete. Noi ci crediamo? Non troppo, perché le risorse sono quelle che sono e non crediamo sia fattibile una simile ferrovia.

Oh, sia chiaro: se Zaia o chi per lui ci sbugiarderà, saremo i primi a cospargerci il capo di cenere.

Fino a quel momento, però, noi assegnamo un bel flop.

Di nuovo: non è contro Zaia. Ma è contro questa faciloneria attorno a cose complicate (come ricostruire una ferrovia del genere) che non ci piace. A leggere quanto scritto sul giornale sembra sia questione di tirare una riga e via; noi ben sappiamo che non è così.

Vedremo gli sviluppi... saremo felici di sbagliarci. Fino a quel momento, flop!

Orario invernale Trenitalia
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