Da venerdì scorso, secondo un’ordinanza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, i posti a sedere su bus e treni regionali e locali possono essere occupati al 100%.
Sui mezzi pubblici si potrà derogare all’obbligo del distanziamento interpersonale di 1 metro ma rimangono in vigore l’uso obbligatorio della mascherina per tutti i passeggeri e una adeguata igienizzazione delle mani o, in alternativa, l’uso dei guanti.
Entrata e uscita dei mezzi restano separate e va garantito il ricambio dell’aria in modo costante, attraverso gli impianti di condizionamento e mediante l’apertura prolungata delle porte esterne nelle soste, con pulizia a impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo. L’ordinanza prevede anche la pulizia periodica e la disinfezione dei mezzi.
“In assenza di un atto governativo che normi il settore in maniera omogenea in tutto il Paese – dicono i sindacati con Cgil e Cisl in testa – riteniamo l’ordinanza regionale in contrasto con i principi assunti a livello nazionale, la decisione espone passeggeri e personale a un possibile contagio.
È quindi più che mai necessario un confronto fin da subito, visto che l’accelerazione della Regione è avvenuta senza il minimo confronto con le parti sociali, in un momento storico per tutto il Paese dove i sindacati hanno avviato un proficuo confronto con tutti i livelli istituzionali, riuscendo a rappresentare le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Visto che i treni regionali e gli autobus del trasporto pubblico locale tornano a potere essere occupati al 100% crediamo che debba essere garantita la loro massima manutenzione e la costante e radicale pulizia di tutti gli spazi, oltre al fatto che servono controlli molto serrati sull’utilizzo della mascherina che resta comunque obbligatoria per chi è a bordo”, interviene Silvia Piccinini, capogruppo regionale del M5S.
“Il rigore chiesto dal presidente Bonaccini sulla riapertura delle scuole deve essere applicato con la stessa intensità dalla Regione sul trasporto pubblico locale – prosegue Piccinini – Il Governo, anche con decreto ‘Rilancia Italia’, ha stanziato risorse importanti per fare fronte ai mancati introiti determinati dal blocco durante le fasi più dure dell’emergenza e ha investito sulla scelta della mobilità sostenibile.
Il che richiede che i treni regionali e bus siano capienti, puliti, puntuali, frequenti, sicuri. Sarebbe paradossale che il rigore richiesto da Bonaccini sul tema della scuola o le norme stringenti che con grandi sacrifici i nostri commercianti stanno rispettando per tener aperte le loro attività, siano del tutto ignorate da chi gestisce il trasporto pubblico locale”.
L'articolo integrale su il Resto del Carlino.


