Nessun aumento dei treni in circolazione a meno che la richiesta non arrivi direttamente da Regione Liguria che paga il servizio.

Questo quanto comunicato da Ferrovie dello Stato a Il Secolo XIX nonostante quanto accaduto lo scorso fine settimana con i treni presi d'assalto lungo le coste della regione.

La decisione di FS parte da un concetto piuttosto chiaro, la passata settimana la percentuale media di riempimento dei treni regionali durante i giorni feriali è stata del 44% per poi passare al 57% lo scorso weekend. Ad avere creato difficoltà nel fine settimana, spiega il Gruppo, è stata la decisione da parte dei passeggeri di concentrarsi nelle fasce orarie di punta nonostante il servizio fosse già stato potenziato ma le decisioni prese dai viaggiatori dei treni regionali «purtroppo non si possono preventivare».

Il problema è che la situazione rischia, nelle prossime settimane, di peggiorare anche sul fronte del traffico merci poiché dal 24 luglio al 10 settembre RFI ha annunciato lavori sulla linea di Mignanego anche se il Gruppo FS fa sapere che «sono allo studio itinerari alternativi» soprattutto per consentire la corretta circolazione dei carichi in entrata e in uscita dal porto di Genova che soprattutto dopo il crollo di Ponte Morandi hanno nella ferrovia il principale collegamento con i mercati nel Nord Italia e del Sud Europa.

Intanto per limitare i disagi nei week end prossimi Ferrovie dello Stato ha previsto di utilizzare all’occorrenza treni e personale di riserva, pronti a entrare in azione in caso di necessità. 

Qualcosa che peraltro si è già visto l'ultimo fine settimana quando sono stati utilizzati alcuni treni vuoti che sono stati fatti entrare in servizio in breve tempo. Secondo i piani delle Ferrovie essi verranno utilizzati specialmente nelle riviere nelle ore di punta, al mattino e da metà pomeriggio in avanti.

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