Il progetto è di quelli che pesano e secondo l'Huffington Post non sarebbe così peregrino.
Lo starebbe mettendo a punto InvestItalia, la struttura voluta l’anno scorso dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come supporto agli interventi sugli investimenti.
Il nome promette bene, Diagonale del Mediterraneo per il Sud. Una lunga rete ferroviaria, nuova, che partirà da Brindisi dritta verso Taranto, poi in Basilicata dove toccherà Metaponto, Matera e Potenza, e infine verso il Tirreno per confluire nella linea AV Napoli-Salerno.
Una seconda diramazione attraverserà invece la parte settentrionale della Calabria, scendendo lungo la costa ionica per poi attraversare in diagonale la Regione lungo la direttrice Sibari-Paola, nel cosentino. E un altro tratto, sempre in Calabria, percorrerà l’intero versante che si affaccia sullo Ionio, da Sibari fino a Reggio Calabria.
L’idea è quella di far attraversare il Mezzogiorno da infrastrutture diagonali, capaci quindi di collegare tre mari, Ionio, Adriatico e Tirreno. E questo per bilanciare un sistema ferroviario che oggi privilegia le dorsali, quella adriatica e quella tirrenica, lasciando isolate tantissime città, piccole e grandi, che si trovano all’interno.
Per questo è in fase di ideazione anche una seconda Diagonale, nel Centro Italia, che potrebbe collegare Pescara e Ancona a Roma.
Non sarà una linea ad alta velocità, si affretta a chiarire l'Huffington Post, ma l’obiettivo è di velocizzare gli spostamenti con il treno in una zona della nostra Penisola dove ce ne è un bisogno disarmante.
Arriva anche qualche dato sulle tempistiche. Nelle prossime settimane inizieranno le interlocuzioni con RFI poi il piano sarà illustrato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un coordinamento. La stima complessiva dei costi della Diagonale è stata già fatta: 5-7 miliardi. L’obiettivo è prenderli dal Recovery Fund, il fondo europeo in balìa ancora di discussioni politiche interne agli Stati membri, ma che ha una clausola irrevocabile: per avere i soldi bisogna presentare riforme e progetti.
Detto, fatto. La Diagonale sarà proposta al Governo, all’interno di un più corposo piano per gli investimenti.
Che sia la volta buona?
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