“Abbiamo bisogno che i treni vengano implementati al 120/130% vista la situazione delle autostrade liguri, non basta che il servizio torni alla normalità”.
Questa la dichiarazione rilasciata dall'assessore ai Trasporti e al Turismo Gianni Berrino ha commentato la situazione a Primocanale. Con la situazione di cantieri e le relative code interminabili, sarebbe necessario che almeno il servizio ferroviario funzionasse al meglio per consentire a pendolari e turisti di spostarsi in Liguria.
Questa è stata la richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte di Regione Liguria durante un tavolo di confronto a Roma. “Serve un servizio Intercity degno di questo nome tra Torino - Genova - Ventimiglia, Torino - Genova - Spezia, Milano - Genova - Ventimiglia, Milano- Genova - Spezia e un Frecciarossa Roma-Genova e Genova-Roma”.
Tra le novità inserite da Trenitalia a partire dal 14 giugno c’è il ‘Frecciarossa della discordia’ che ferma a Rapallo, Santa Margherita e Monterosso, ma non a Chiavari e per questo sono scoppiate le polemiche tra i pendolari.
“Non è facile assecondare le richieste di tutti i comitati dei pendolari e conciliarle anche con le esigenze turistiche della regione”, dice Berrino. “Il sistema cadenzato che abbiamo messo a punto nel 2016 cerca di andare incontro a tutte le esigenze, non è facile anche perché a Genova il servizio è metropolitano con convogli ogni 15 minuti che necessariamente si fermano in tutte le stazioni”.
Questo, però, rallenta molto il tragitto per chi da Levante si muove verso Ponente e viceversa. Ad una situazione già complessa in tempi normali, si è aggiunta poi l’emergenza sanitaria per il nuovo Coronavirus, per cui “abbiamo chiesto al Governo di poter derogare al distanziamento sociale sui treni in Liguria, con obbligo di indossare però la mascherina, in modo tale da avere a disposizione tutti i posti a sedere”.
Foto 1 marcoclaudio - Foto 2 Alberto Catona


